Così il calabrese alla presidenza dell’Inps in un’intervista in merito al sussidio economico
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«La povertà purtroppo non è abolita ma la misura sta dando ottimi risultati e ossigeno a milioni di italiani sfortunati». Lo afferma in un'intervista a La Stampa il calabrese (originario della provincia Cosenza) Pasquale Tridico, presidente dell'Inps, parlando del reddito di cittadinanza.
«In questo momento - spiega Tridico - il reddito è distribuito tra poco più di un milione di nuclei familiari. Se a questi si aggiungono quelli previsti dalla relazione tecnica della legge, a regime raggiungeremo tre dei cinque milioni di persone considerate povere dall'Istat: il sessanta per cento».
«Nel misurare la soglia di povertà - precisa - l’Istat non valuta i patrimoni mobiliari e immobiliari. Si può discutere se sia un metodo corretto, ma non dipende da me. Ciò detto, ci sono un paio di dati incontestabili: il parametro che valuta il livello di disuguaglianza – il cosiddetto coefficiente di Gini – è sceso dell’1,2 per cento. Così come l’intensità del tasso di povertà, calato dal 38 al 30 per cento».
Rispondendo alla critica secondo cui la norma non tiene conto dell'andamento del costo della vita ed è penalizzante per chi ha molti figli, il presidente dell'Inps ha osservato: «Per tenere conto del costo della vita bisognerebbe calcolare la variazione del costo degli immobili e dei servizi, non solo tra Nord e Sud, ma perfino tra quartieri della stessa città. E poi se è vero che al Sud si vive meglio con meno, si può sostenere che ciò avvenga a parità di servizi pubblici? Stiamo parlando di un reddito minimo, una misura di equità, non dipende dalla produttività».
Figli e superbonus asili nido
Per quanto riguarda i figli «si potrebbe intervenire, magari rimodulando il sostegno all'affitto e abbassando quello monetario. Oggi si danno a un single 500 euro più 280 se è senza casa. Ma sia chiaro che per avere miglioramenti sostanziali e coprire ad esempio la soglia di povertà Istat in una città del Nord per una famiglia di quattro componenti, bisognerebbe salire a 2029 euro: non accade nemmeno in Svizzera».
Sull'avvio dal primo gennaio del superbonus per pagare l'asilo nido di chi ha redditi inferiori ai 40mila euro annui Tridico ha confermato che «il sistema è già operativo per chi già ne gode. C'è però uno scarto di 60 giorni tra godimento del beneficio ed effettiva erogazione. Questo mese verrà distribuito il bonus di novembre, a marzo arriverà quello di gennaio maggiorato fino a 300 euro».