Le località marittime e le città d'arte sono le mete preferite da giovedì 1 a domenica 4 giugno. Gli italiani puntano alle località del sud Italia e isole
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Saranno 14,9 milioni gli italiani che approfitteranno della Festa della Repubblica per aggiudicarsi un weekend lungo, o anche qualche giorno in più, fuori casa in vacanza. Molti però gli indecisi fino all'ultimo momento a causa del meteo instabile. Lo rileva l'Osservatorio Turismo di Confcommercio Swg sulle intenzioni di vacanza. Con un budget medio di 400 euro pro-capite tutto compreso, il giro d'affari generato sfiorerà 6 miliardi di euro: una cifra sostanzialmente in linea con il resto dei "ponti" trascorsi del 2023.
La propensione a partire che gli italiani manifestano oggi - sottolinea Confcommercio - è inferiore, di circa 4 punti percentuali, a quella dichiarata solo un mese fa per la stessa ricorrenza, anche per l'incertezza del meteo che potrebbe scoraggiare le partenze. È sorprendente notare come, nonostante la lunghezza mediamente piuttosto ridotta del viaggio pianificato - il 67% del campione starà fuori casa 1 o 2 notti al massimo - 1 Italiano su 2 abbia scelto, come destinazione, una località fuori dalla sua regione di residenza e addirittura 1 su 10 una meta estera. Il mare stravince, scelto dal 36% degli intervistati, ma anche città, città d'arte e borghi totalizzano, complessivamente, un ottimo 27%. In buona posizione anche la montagna, con il 14% delle preferenze.
Quattro milioni di turisti con tredici milioni di pernottamenti e cinque miliardi di giro d'affari complessivo. Nonostante previsioni atmosferiche tutt'altro che entusiasmanti. Sono i dati del ponte del 2 giugno fotografati da una indagine di Cna Commercio e Turismo. Le località marittime e le città d'arte sono le mete preferite da giovedì 1 a domenica 4 giugno con una spiccata prevalenza nel Mezzogiorno e nelle isole principali per le località marittime e nel centro-nord per le città d'arte. Ancora una volta a dominare il turismo innovativo, e in particolare il turismo esperienziale che fa perno sulla conoscenza di artigianato e agroalimentare.
A prevalere saranno i turisti italiani ma la presenza degli stranieri si prevede massiccia, a dimostrazione che il ruolo attrattivo del nostro Paese dall'estero sta tornando ai livelli pre Covid se non migliorandoli. I turisti italiani ammonteranno a circa 2,5 milioni; gli stranieri a 1,5 milioni. La media dei pernottamenti degli italiani si attesterà sotto le tre notti, quella degli stranieri sotto le quattro notti.