Lotta contro il maltempo

Parte dall’Italia sfidando le alluvioni in Spagna per consegnare il midollo osseo che serviva a salvare una vita

Massimiliano Napolitano, volontario dell'organizzazione fiorentina Nucleo operativo di Protezione civile, è riuscito tra mille difficoltà a raggiungere Valencia dove lo aspettava un malato in attesa di trapianto: «Non ho avuto paura, dovevo farlo»

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di Redazione Cronaca
31 ottobre 2024
07:40

Ha sfidato le alluvioni che stanno colpendo la Spagna, e in particolare la città di Valencia, per una missione salvavita.

Massimiliano Napolitano, volontario dell'organizzazione fiorentina Nucleo operativo di Protezione civile - logistica dei trapianti (Nopc) - è riuscito tra mille difficoltà, e anche con un pizzico di fortuna, a raggiungere Valencia alluvionata per consegnare del prezioso midollo osseo che ha permesso di salvare la vita a un malato in attesa di trapianto.


Il suo volo, partito dall'Italia, è stato dirottato a Barcellona e dopo due ore di attesa fra notizie frammentarie che cominciavano a circolare è stato organizzato un bus sostitutivo per raggiungere l'aeroporto di Valencia. Delle 160 persone a bordo dell'aereo insieme al volontario italiano oltre i due terzi hanno rinunciato a proseguire il viaggio a causa dei rischi dovuti alle inondazioni che già stavano avvenendo.

«Non ho avuto paura e sono partito lo stesso - racconta Massimiliano - dovevo partire perché dovevo consegnare in ogni modo le cellule staminali che conservano nel mio frigo e che servivano a salvare la vita a un ammalato in attesa di trapianto».

Arrivato all'aeroporto a Valencia, prosegue, «la situazione era davvero surreale, non c'era modo di uscire dall'aerostazione, i taxi non potevano arrivare e neppure i bus e le linee della metropolitana erano interrotte. Praticamente mi trovavo isolato e bloccato in aeroporto. La fortuna ha voluto però che nella concitazione della situazione avessi scambiato due parole con una coppia spagnola, Juanma e Maria Jesus, che una volta recuperata la loro auto si sono offerti con grande generosità di accompagnarmi all'ospedale di Valencia». Da sottolineare che la coppia spagnola ha peraltro allungato la strada, rischiando direttamente.

Stanco e provato, Massimiliano è così riuscito, anche se con qualche ora di ritardo, a consegnare il suo prezioso carico. Ieri sera però si è trovato bloccato in albergo a Valencia, dove la situazione è nel frattempo peggiorata. «Al momento - ha detto raggiunto al telefono dalla sua organizzazione - non è ancora possibile raggiungere l'aeroporto con nessun mezzo. Le linee metro sono ancora chiuse e i treni non si muovono da e per l'aeroporto. Siamo tutti bloccati in città».   

 

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