Il senatore Paragone espulso dal M5s, Di Battista: «È un vero grillino»

Il voto contrario alla legge di Bilancio tra le motivazioni per la sanzione disciplinare presa dal collegio dei probiviri. Il senatore: «Sono stato espulso dal nulla. C’era una volta il 33% e ora…»

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di Redazione
2 gennaio 2020
12:46
Gianluigi Paragone
Gianluigi Paragone

Il collegio dei probiviri del Movimento 5 stelle, formato da Raffaella Andreola, Jacopo Berti e Fabiana Dadone, ha disposto l'espulsione di Gianluigi Paragone. Il voto contrario espresso alla legge di Bilancio sarebbe una delle motivazioni che avrebbe portato l'organo del M5s alla sanzione disciplinare.

Il commento di Paragone alla decisione dei probiviri, i cosiddetti "uomini onesti”,  non è tardato ad arrivare. Affida il suo messaggio, scritto a mano, ad un foglio – con carta intestata del Senato – pubblicato su Facebook: «Sono stato espulso dal nulla. C’era una volta il 33% e ora…». «Quando perdi due elettori su tre ti espelle il nulla, sono uno dei tanti elettori espulsi dal Movimento di palazzo».


Di Battista lo difende: «È un vero grillino»

Il senatore è stato difeso da Alessandro Di Battista: lui è «infinitamente più grillino di tanti che si professano tali. Non c'è mai stata una volta che non fossi d'accordo con lui. Vi esorto a leggere quel che dice e a trovare differenze con quel che dicevo io nell'ultima campagna elettorale che ho fatto. Quella da non candidato, quella del 33%», scrive su Facebook l'attivista pentastellato.

 

Velocissima la replica di Paragone: «Ringrazio Di Battista per le belle parole che usato per me, in mia difesa. Rappresenta quell'idea di azione e di intransigenza che mi hanno portato a conoscere il Movimento: stop allo strapotere finanziario, stop con l'Europa di Bruxelles, stop con il sistema delle porte girevoli, lotta a difesa dei veri deboli, stop alle liberalizzazioni che accomunano Lega e Pd. Io quel programma - sottolinea l’ex senatore pentastellato -  lo difendo perché con quel programma sono stato eletto. Alessandro lo sa».

Si assottigliano i numeri 5s al Senato

Con questa espulsione si assottigliano sempre più i numeri del M5s al Senato: solo il mese scorso tre senatori Ugo Grassi, Francesco Urraro e Stefano Lucidi sono passati alla Lega. E esattamente un anno fa venivano espulsi i senatori Gregorio De Falco e Saverio De Bonis per «reiterate violazioni dello statuto», mentre a giugno era stata espulsa la senatrice Paola Nugnes.

Inoltre a settembre la senatrice del M5s Silvia Vono aveva aderito al gruppo Italia Viva mentre a novembre 2019 la senatrice Elena Fattori era passata al gruppo Misto. La situazione a Palazzo Madama è quindi sempre più precaria e nelle prossime settimane non si escludono altri addii nelle file pentastellate.

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