Si tratta dell'addetto di Rfi al cantiere e del caposquadra della Sigifer che quella notte si è salvato per miracolo. Ascoltati anche i due macchinisti
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Due persone sono state iscritte nel registro degli indagati per la strage ferroviaria di Brandizzo, costata la vita a cinque operai travolti da un treno in transito.
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Il primo è Antonio Massa, 46 anni, di Grugliasco (Torino) addetto di Rfi al cantiere in cui lavoravano le vittime della società Sigifer di Borgovercelli. Secondo l'ipotesi della Procura avrebbe dovuto impedire agli operai di iniziare il cantiere in attesa del passaggio del treno che li ha travolti. Il secondo indagato è Andrea Girardin Gibin, 52 anni di Borgo Vercelli, capocantiere della Sigifer e collega delle cinque vittime. Salvo per miracolo, perché ha intravisto i fari del treno in arrivo ed è riuscito a spostarsi sul secondo binario.
«Dalle prime indagini emergono gravi violazioni della procedura di sicurezza al momento dell'incidente». Così la procuratrice capo di Ivrea, Gabriella Viglione, che non esclude il dolo eventuale per i reati di omicidio e disastro.
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Ascoltati in Procura i due macchinisti che erano nella cabina di guida del treno. I due, Marcello Pugliese, 52 anni, e Francesco Gioffrè, 29 anni, vengono sentiti come persone informate sui fatti, dunque senza la presenza di legali.
Le vittime sono Michael Zanera, 34 anni, di Vercelli; Giuseppe Sorvillo, 43 anni, nato a Capua ma residente a Brandizzo; Saverio Giuseppe Lombardo, 52 anni, nato a Marsala e residente a Vercelli; Giuseppe Aversa, 49 anni, di Chivasso ma di origini calabresi; Kevin Laganà, 22 anni di Vercelli. Sono deceduti sul colpo a causa del forte impatto.
«Gli accertamenti proseguono per verificare se può essere considerata sicura la procedura complessiva. Quanto accaduto ha reso palese che il meccanismo di garanzia non era sufficiente a tutelare un lavoro così delicato in una sede pericolosa come quella dei binari ferroviari», ha sottolineato la procuratrice Viglione parlando dell'inchiesta.
«Abbiamo già messo in moto tutte le nostre strutture, l'Ispettorato nazionale del lavoro, l'Inail e tutti i soggetti interessati, per garantire l'accertamento della dinamica dei fatti e delle eventuali responsabilità - ha detto il ministro del Lavoro Maria Elvira Calderone- Sarò a Brandizzo per dare un segno concreto della nostra vicinanza per quanto é accaduto, ma anche per rassicurare la comunità locale e le famiglie delle vittime sulla presenza al loro fianco del Governo».