«Omicron, con il suo grado di trasmissibilità senza precedenti, alla fine troverà tutti. I vaccinati e coloro con la terza dose saranno esposti» alla variante e molti di loro «saranno probabilmente infettati ma, molto probabilmente, non finiranno in ospedale e non moriranno».

Lo afferma Anthony Fauci, il superesperto americano in malattie infettive e consigliere di Joe Biden per il Covid, sottolineando che i non vaccinati pagheranno invece un prezzo maggiore. Fauci quindi spiega come gli Stati Uniti potrebbero essere sulla soglia di un periodo di transizione dopo il quale potrebbe diventare possibile vivere con il Covid.

Oms: «Servono vaccini più efficaci»

Vaccini in grado di prevenire le infezioni e la trasmissione del Covid, oltre alla malattia grave e al decesso, «sono necessari e dovrebbero essere sviluppati. Fino a quando tali vaccini non saranno disponibili e di pari passo all'evolversi del virus, potrebbe essere necessario aggiornare la composizione degli attuali vaccini contro Covid-19, per garantire i livelli di protezione raccomandati dall'Oms anche contro le varianti di preoccupazione, compresa Omicron e altre che potrebbero arrivare in futuro».

Questa la raccomandazione aggiornata del Gruppo tecnico dell'Organizzazione mondiale della sanità sulla composizione del vaccino anti-Covid.

Secondo Marco Cavaleri, responsabile per i vaccini dell'Ema, anche se un vaccino anti-Covid adattato alla variante Omicron sarebbe un «candidato naturale» all'approvazione in Ue, altre opzioni «non possono essere escluse».

«Servono ulteriori dati - sottolinea Cavaleri durante un briefing video con la stampa in collegamento da Amsterdam, dove l'agenzia ha sede. - per decidere se un vaccino adattato, con una composizione diversa, è giustificato. Vanno tenuti presenti molti elementi, sapendo che per il momento in cui un qualsiasi vaccino adattato a Omicron sarà sviluppato, è possibile che il quadro epidemiologico nell'Ue abbia subito una significativa evoluzione, per quanto riguarda le varianti in circolazione e l'esposizione a Omicron».

Anche se un vaccino adattato a Omicron sarebbe un «candidato naturale» per l'autorizzazione in Ue, «altre opzioni, come un vaccino polivalente, non possono essere esclusi come potenziali alternative. Le discussioni con le case produttrici sono in corso nel caso ci sia la necessità di un cambiamento simile», conclude.