Filippo Turetta, in carcere per l'omicidio di Giulia Cecchettin, sarà interrogato domani dal pm Andrea Petroni. Il giovane potrebbe decidere stavolta di parlare davanti agli inquirenti, mentre era rimasto in silenzio in occasione dell'interrogatorio di garanzia con il gip. 

L'interrogatorio è stato disposto e fissato per la mattinata in carcere a Verona dalla Procura di Venezia e bisognerà vedere se Turetta collaborerà oppure se deciderà di nuovo di avvalersi della facoltà di non rispondere dopo tre giorni. Anche se, da quanto si è saputo, dopo le dichiarazioni spontanee davanti al gip e dopo interlocuzioni pm-difesa di queste ore, pare probabile che il 21enne risponderà alle domande del pm.

Domani mattina si terrà anche l'autopsia di Giulia. Uno dei punti dell'interrogatorio sarà la presunta premeditazione del delitto. Tra i molti indizi i coltelli che il ragazzo avrebbe portato con sé, ma anche lo scotch comprato on line. Nelle dichiarazioni al giudice il giovane aveva detto che stava cercando di ricostruire «nella memoria» cosa gli era «scattato» in testa quella sera. Intanto, gli investigatori sono pronti ad andare a prendere nei prossimi giorni l'auto di Turetta con i reperti sequestrati all'interno. Nell'inchiesta sono state ascoltate anche alcune amiche della giovane per ricostruire il rapporto tra Giulia e Turetta e gli atteggiamenti possessivi di lui anche quando la relazione era terminata. E saranno effettuati, infine, nelle prossime settimane alcuni accertamenti irripetibili, come quelli sulle tracce di sangue e sulla macchina e sui coltelli, tutti affidati al Ris di Parma.

Elena Cecchettin sui social: «I commenti non mi toccano»

«Grazie per le parole d'affetto. Comunque non preoccupatevi, che le parole sui giornali e commenti non mi toccano. Sono solo conspiracy theories. So cosa pensa chi mi vuole bene, e prima di tutti c'era Giulia». È l'ultimo messaggio, pubblicato oggi in una storia su Instagram, da Elena Cecchettin, abbinato all'immagine di un fiore.