Era appena tornato in paese dopo aver trascorso una giornata al mare con gli amici, Gabriele Cipolla, il 15enne - giovane promessa del calcio - travolto e ucciso da un treno ieri sera alla stazione ferroviaria di Serramanna, in provincia di Cagliari.

La scelta fatale

Il ragazzo, insieme a un gruppetto di coetanei appena scesi dal treno proveniente da Cagliari, ha scelto di attraversare i binari. Gabriele era l'ultimo della fila e non si è accorto dell'arrivo del direttissimo, che lo ha travolto. Gli agenti della Polfer hanno lavorato tutta la notte per ricostruire la dinamica della tragedia e raccogliere le varie testimonianze, a cominciare proprio da quelle degli amici della vittima che hanno assistito a pochi metri di distanza all'incidente. Sotto choc il macchinista che non è riuscito a frenare: il treno si è fermato a circa 200 metri dal luogo dell'impatto. L'autorità giudiziaria ha disposto il sequestro del mezzo. Il sindaco di Serramanna, Sergio Murgia, ha annunciato il lutto cittadino.

Il saluto della squadra

Gabriele Cipolla frequentava il liceo Alberti di Cagliari ed era capitano della squadra di calcio 'Gialeto', società dilettantistica sarda.

«Non dimenticheremo mai questa giornata di fine giugno. La nostra stella più bella, ci ha lasciati in questo mondo, ma la rotta che ha tracciato nella sua breve vita terrena, ha segnato il cammino della società - si legge sulla pagina Facebook - Oh no, lui non era un campione perché segnava tanti goal, lui non era il capitano perché lo imponeva. No, lui era scelto dai compagni, perché leader carismatico, perché sapeva farsi ascoltare, sapeva farsi voler bene, e dava carica e energia positiva a chi gli stava vicino. Da oggi e per sempre, siamo certi, la Gialeto avrà una stella luminosa nel cielo, che veglierà su di lei. Sarai sempre nei nostri cuori Gabriele, non ti dimenticheremo mai».