L'Ucraina ha emesso stamattina un allarme aereo nazionale dopo che l'esercito ha avvertito che un gruppo di bombardieri è decollato da una base russa. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha parlato di «esplosioni in città».

Le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto tutti i missili russi diretti su Kiev, ha detto l'amministrazione militare della capitale in un post su Telegram. L'allerta aerea scattata stamattina a Kiev è durata più di due ore. Non risultano vittime o danni particolari.

Una persona è morta invece stanotte in un attacco missilistico russo su Chuhuiv, nella regione ucraina orientale di Kharkiv. Lo rendono noto le autorità locali. Citata dai media ucraini, la sindaca Halyna Minaeva ha affermato che un missile ha colpito una zona residenziale della città.

I timori degli Usa sulla Russia

La militarizzazione dello spazio da parte della Russia: sarebbe questa, stando ai media Usa, «la seria minaccia alla sicurezza nazionale» rivelata a sorpresa dal capo della commissione intelligence della Camera Usa, il repubblicano Mike Turner. Secondo il New York Times, gli Usa hanno riferito al Congresso e ai loro alleati in Europa nuove informazioni di intelligence su capacità nucleari russe che potrebbero rappresentare una seria minaccia internazionale, anche se non urgente perché tali capacità sono ancora in fase di sviluppo e non sono quindi state dispiegate.

Secondo un attuale e un ex funzionario statunitense le nuove informazioni sono collegate ai tentativi di Mosca di sviluppare un'arma nucleare antisatellite nello spazio, uno scenario da “Star wars”. In precedenza Politico aveva indicato tra le ipotesi principali il missile ipersonico 3 M22 Zirkon, che ha una gittata tra 400 e 1.000 chilometri, e può volare a una velocità fino a 9.800 km/h (Mach 8) eludendo i sistemi di difesa e colpendo obiettivi navali e di terra. Finora soltanto Mosca ha già a sua disposizione questi vettori, che negli Usa sono ancora in fase sperimentale. Entrato in servizio lo scorso anno a bordo della fregata russa Admiral Golovko, lo Zirkon è stato sviluppato in risposta al ritiro Usa dal trattato Abm sui missili balistici e sarebbe stato usato la prima volta il 7 febbraio scorso in Ucraina.

«Chiederò che il presidente Joe Biden declassifichi tutte le informazioni riguardanti questa minaccia in modo che il Congresso, l'amministrazione e tutti i nostri alleati possano discutere apertamente le azioni necessarie per rispondere a questa minaccia», ha scritto Turner su X. Per alcune ore è calato il gelo a Washington e in tutto il Paese, sprofondato in una surreale psicosi da pericolo immediato che spaziava dal terrorismo a inediti scenari di guerra.

Gli interrogativi hanno fatto capolino anche al briefing della Casa Bianca, dove il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan si è detto «sorpreso» dalle anticipazioni pubbliche di Turner quando domani era già previsto un suo incontro con la “Gang of Eight”, gli otto leader del Congresso che sono informati su questioni di intelligence classificate. Pur rifiutandosi di entrare nel dettaglio, Sullivan ha evitato allarmismi. Idem lo speaker della Camera Mike Johnson, uno della “gang of Eight”: «Le mani sono ferme sul volante. Ci stiamo lavorando e non c'è bisogno di allarmarsi».

«È una questione seria ma non una crisi immediata», gli ha fatto eco - sotto anonimato - un membro della commissione intelligence della Camera. La curiosità però è rimasta e sui media sono fiorite le speculazioni. Innanzitutto sul perché Turner, un repubblicano moderato, abbia lanciato un monito pubblico su una informazione che in commissione era nota da almeno una settimana. Qualcuno ha ipotizzato che volesse mettere in guardia sui progressi di Mosca nello spazio per convincere i più riluttanti tra i suoi compagni di partito ad approvare il pacchetto di aiuti per Kiev già passato al Senato.

Putin: «Ancora preoccupati da un’espansione della Nato»

Da parte sua, il presidente russo Putin, in un’intervista di cui riferisce la Tass, ribadisce la sua preoccupazione per un’eventuale espansione della Nato all'Ucraina. «Eravamo preoccupati e lo siamo ancora dalla possibilità che l'Ucraina venga coinvolta nella Nato, perché sarebbe una minaccia alla nostra sicurezza», ha detto. Aggiungendo: «Siamo stati costantemente ingannati sulla mancata espansione della Nato ad est» e invece ci sono state «cinque espansioni, un inganno totale».