Il presidente del Movimento 5 stelle: «La soluzione non è creare centri di detenzione». Poi la stilettata al Pd: «L’accoglienza indiscriminata equivale alla non accoglienza»
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Giuseppe Conte da Lampedusa 'boccia' il governo di Giorgia Meloni per la gestione degli sbarchi di migranti sull'isola. L'attacco del presidente del M5s arriva a poche ore dall'intervento del presidente del Consiglio all'Assemblea generale dell'Onu. «Noi quando eravamo al governo non ci siamo mai trovati così in difficoltà perché abbiamo lavorato per tempo. Oggi siamo in una totale emergenza, un’isola al collasso. Mi hanno sorpreso questi numeri. Ero consapevole che gli slogan del governo erano un bluff, ma non pensavo si arrivasse a questo disastro», ha detto Conte.
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«Ieri Polonia e Ungheria hanno nuovamente schiaffeggiato i piani di redistribuzione. Quella di Meloni è goffaggine diplomatica», ha aggiunto, sottolineando poi che «il presidente del Consiglio ha il dovere della trasparenza e della verità. Smettiamola con le bolle e i bluff comunicativi. Ogni volta che c’è una pressione diventa una passerella. Lo abbiamo visto con la Romagna, Cutro e adesso Lampedusa. Ogni volta un nuovo decreto che non contiene nessuna soluzione. Qui bisogna rimboccarsi le maniche, lavorare nei Paesi africani ma non come si è fatto in Tunisia». «Il modello della Meloni realizzato in Tunisia è quello che non va fatto - ha scandito ancora - Andare lì, creare una pressione al leader di turno, con tutti i riflettori, costringerli ad accettare un memorandum che non può contenere clausole troppo impegnative in una realtà esplosiva come quella tunisina significa creare le premesse per fare una passerella. Se porti sul piatto somme modeste sono insignificanti rispetto ai loro problemi. Il risultato è che ti chiudono la porta in faccia».
Per Conte, «la soluzione non è fare dei centri di detenzione dove non vengono rispettati i diritti fondamentali. Io ho parlato di terza via: una soluzione potrebbe essere realizzare dei presidi, gestiti dall’Ue, con l’accordo dei Paesi di origine e transito che ci ospitano, per poter processare le domande in loco per chi ha diritto alla protezione internazionale. Questo ci consentirebbe di sottrarli alla criminalità organizzata e alla logica dei trafficanti». «La stessa Meloni col decreto flussi ha riconosciuto che ne abbiamo bisogno» di migranti. «Lo ha riconosciuto anche questo governo di sovranisti d’accatto» ha affermato, aggiungendo: «Offriamo loro protezione ab origine, tuteliamo i loro percorsi ed evitiamo che si creino queste ondate che mettono noi in forte difficoltà e loro in pericolo di vita».
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Il leader del M5s si è rivolto anche al Partito democratico: «Con il Pd ci confronteremo, io non volevo offendere nessuno e nessuno si deve sentire offeso, però dobbiamo dirlo agli italiani: l’accoglienza indiscriminata equivale alla non accoglienza. Con questi numeri non siamo in condizioni di tutelare la dignità e i diritti fondamentali di queste persone». Nel frattempo, l’ondata di sbarchi non si ferma. Tredici sbarchi, nell'arco di neanche un'ora, si sono succeduti sul molo Favarolo di Lampedusa nelle scorse ore. Ieri, il porto di Reggio Calabria ha accolto 630 migranti giunti da porto Empedocle.