La leader di Fratelli d'Italia accolta questa notte dai suoi con "Ma il cielo è sempre più blu" e "A mano a mano". Il nipote del cantautore di origini crotonesi non ci sta e parla di strumentalizzazioni
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Questa notte Giorgia Meloni è stata accolta dai militanti di FdI raccolti nell’Hotel Parco dei Principi a Roma sulle note de "Ma il cielo è sempre più blu" di Rino Gaetano. Poi la festa cantando "A mano a mano", dello stesso cantautore di origini crotonesi morto nel 1981. Particolari che non sono passati inosservati, specie ai familiari di Rino Gaetano. Il nipote, Alessandro, è intervenuto sulla vicenda dalle pagine di Repubblica.
«La politica non usi la voce, la musica, le canzoni di Rino Gaetano», ha detto Alessandro Reitano, parlando anche di strumentalizzazioni: «Non si tratta di destra e sinistra. È un problema di uso strumentale dell'amore che la gente ha per questo straordinario artista».
Non è la prima volta che la musica dell'artista crotonese viene utilizzata nel corso di comizi o eventi politici. «Con mia madre Anna, la sorella di Rino, abbiamo detto decine di volte, anche nei giorni e negli anni passati, che non gradiamo questo tipo di iniziative e ce ne allontaniamo: preferiamo che la politica non se ne appropri», ha aggiunto Alessandro. «Rino non era schierato politicamente».