Lo storico esponente comunista, candidato alle Politiche con la lista Italia sovrana e popolare, ha pubblicato un post esplicito con tanto di bottiglia stappata a festa. Migliaia le reazioni
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«Era dal 26 dicembre 1991 che avevo aspettato di stappare la migliore bottiglia che avevo…». Questo il tweet con cui Marco Rizzo, candidato alle elezioni del 25 settembre con la sua lista “Italia sovrana e popolare”, ha festeggiato la notizia della morte di Mikhail Gorbaciov, ultimo leader dell’Unione Sovietica.
Un post che non si presta a interpretazioni alternative alla gioia pura per la scomparsa di uno dei maggiori protagonisti del ‘900 e che pone Rizzo in piena sintonia con la Russia di Putin, dove la notizia della morte dì Gorbaciov è stata prima ignorata dalla stampa “ufficiale”, per poi essere sottolineata con articoli di disprezzo da parte dei commentatori filo governativi.
La sortita social di Rizzo ha innescato migliaia di commenti, molti dei quali di biasimo, spesso con un denominatore comune: l’esaltazione del contributo di Gorbaciov al crollo del comunismo. «Lui sarà ricordato nella storia per aver liquidato quell’orrore che fu l’Urss – scrive ad esempio un utente -. Lei invece non sarà ricordato da nessuno. E nemmeno la sua meschinità. Si vergogni».