La Commissione Bilancio del Senato riprenderà i lavori sulla manovra alle 10 di questa mattina, dopo aver completato il voto su tutti gli emendamenti e gli ordini del giorno durante la notte. La sessione prevede ora le dichiarazioni di voto e il voto per il mandato al relatore. Venerdì, invece, la legge di bilancio arriverà a Palazzo Madama per la fiducia e con l’approvazione finale dell’Aula.

Durante la riunione, la Commissione ha dato il via libera a un emendamento del governo all'articolo 33 della manovra. Tale emendamento protegge le pensioni di vecchiaia di medici, dipendenti di enti locali, maestri e ufficiali giudiziari dai tagli inizialmente proposti. Mentre le pensioni anticipate restano penalizzate, si è deciso di introdurre un taglio più moderato per i sanitari, con una riduzione di un trentaseiesimo del taglio per ogni mese in più di permanenza al lavoro. Inoltre, dirigenti medici e infermieri avranno la possibilità di rimanere al lavoro fino ai 70 anni.  I dettagli tecnici prevedono che «le decurtazioni non si applicano “ai soggetti che maturano i requisiti per il pensionamento entro il 31 dicembre 2023 e nei casi di cessazione dal servizio per raggiungimento dei limiti di età o di servizio”». Poi: «L’accesso alla pensione anticipata è consentito se risulta maturata un’anzianità contributiva di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Il trattamento pensionistico decorre trascorsi 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti contributivi». Per quanto riguarda medici, infermieri, dipendenti enti locali, insegnanti d’asilo e ufficiali «il trattamento pensionistico decorre trascorsi 3 mesi dalla data di maturazione dei requisiti se sono maturati entro il 31 dicembre 2024, 4 mesi se sono maturati entro il 31 dicembre 2025, 5 entro il 31 dicembre 2026, 7 mesi entro il 31 dicembre 2027 e 9 mesi entro il 31 dicembre 2028».

La Commissione ha anche approvato quattro emendamenti del governo alla manovra, tra cui la rimodulazione dei fondi per il Ponte sullo stretto, con una parte delle risorse prelevate dal Fondo di coesione. È stato dato il via libera alla creazione di una cabina di regia per il disagio abitativo e ai fondi destinati ai concorsi nel comparto della sicurezza. «È stato approvato un emendamento del governo per contrastare il disagio abitativo. A questo scopo sono stati stanziati 100 milioni di euro che verranno utilizzati per elaborare modelli sperimentali di edilizia residenziale pubblica», ha dichiarato la sottosegretaria all’Economia e Finanze Lucia Albano.

Un ulteriore emendamento approvato ha destinato l'intero importo di 40 milioni del "tesoretto" per le modifiche parlamentari, spettante alle opposizioni, al contrasto della violenza sulle donne. Tra gli emendamenti bocciati c’è la proroga dello smart working per i lavoratori fragili del settore pubblico, per i quali il termine scadrà il 31 dicembre del 2023. 

Via libera all'emendamento dei relatori su mutui casa e cedolare

C'è l'ok della commissione Bilancio del Senato all'emendamento dei relatori alla manovra riguardate la casa. Via libera  - dunque - alla specifica sugli affitti brevi voluta da Forza Italia per cui la cedolare secca è al 21% per una delle case affittate e al 26% per le altre. Ok anche alle agevolazioni per il fondo di garanzia sui mutui sulla prima casa per le famiglie numerose e anche in base all'Isee. 

Ponte sullo Stretto: ok alla rimodulazione dei fondi

Via libera della commissione Bilancio del Senato ai quattro emendamenti del governo alla manovra che prevedono, tra l'altro, la rimodulazione dei fondi per il Ponte sullo stretto con una parte delle risorse prese dal Fondo di coesione. Ok anche alla cabina di regia per il disagio abitativo e ai fondi per i concorsi per il comparto della sicurezza.