È stato scarcerato ad aprile ed espulso dall’Italia Rubin Talaban, uno dei due aggressori mandati dall'ex Luca Varani. La donna ha dichiarato: «È giusto così. Ha espiato la sua pena, anche se con quello che ha fatto ci faccio i conti sempre»
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Nel 2013, insieme a un complice, aspettò l’avvocato di Pesaro Lucia Annibali sul pianerottolo di casa e le gettò in faccia dell’acido, sfigurandola per sempre.
Ad aprile di quest’anno Rubin Talaban è tornato libero dopo aver scontato solo 10 anni dei 12 anni definitivi, sfruttando una norma sui reati commessi da stranieri. Talaban è uscito dal carcere grazie a uno sconto di pena, che gli ha abbonato due dei dodici anni a cui era stato condannato. Per lui è scattato immediatamente anche un provvedemmo di espulsione e ora è tornato in Albania, suo Paese d’origine.
Per 30mila euro, Rubin Talaban e Altistin Precetaj compirono l’aggressione a Lucia Annibali commissionata dal suo ex, l'avvocato Luca Varani, che ha già scontando 9 dei 20 anni di carcere a cui è stato condannato per stalking e tentato omicidio.
È stato grazie a un processo che si è svolto a Pesaro, dove Talaban era coinvolto per questioni di droga, a rivelare che l’uomo è oggi libero in Albania, come ha scritto il Messaggero. È stato espulso lo scorso aprile, accompagnato alla frontiera dagli agenti di polizia. Considerati anche altri precedenti, la pena sarebbe stata espiata il 9 ottobre 2024.
Lucia Annibali, che due anni fa aveva ricevuto una lettera di scuse in cui Talaban le chiedeva perdono, venuta a sapere della scarcerazione, ricorda che lo sconto di pena è previsto al nostro ordinamento giudiziario. «È giusto così. Ha espiato la sua pena. Ormai tutto questo è una pagina che si è in parte chiusa, ognuno ha fatto il proprio percorso. Talaban ha pagato. Io ho fatto la mia vita, continuo a farla anche se con quello che ha fatto ci faccio i conti sempre e per sempre» ha dichiarato Annibali, dicendo che Rubin Talaban e Altistin Precetaj non sono mai stati la sua preoccupazione, al contrario di Luca Varani, mandante del terribile agguato del 16 aprile 2013.
È lui che Annibali teme ancora: «Spero solo di non dovermi ritrovare nell’eventualità di dover avere ancora paura» ha detto, parlando dell’eventualità che il suo ex possa essere a breve trasferito in una comunità terapeutica.