Stroncati da un fulmine. Sono morti così, mentre affrontavano in mountain bike la pista dell'Assietta, fra i monti dell'Alta Val Chisone (Torino), l'industriale Alberto Balocco, 53 anni, titolare della celebre e rinomata azienda dolciaria, e l'amico Davide Vigo, 55 anni, originario di Torino e residente in Lussemburgo.

Sono state le condizioni meteo e la scena che si è presentata ai primi operatori intervenuti sul posto a fare ipotizzare l'azione di un fulmine. A dare l'allarme è stato un automobilista di passaggio. I corpi erano sullo stradone sterrato, a pochi passi l'uno dall'altro, all'altezza di un tornante.

L'eliambulanza, lavorando in una situazione quasi proibitiva, è riuscita a far sbarcare un'equipe medica che ha tentato la rianimazione cardiocircolatoria, ma senza esito. Per il recupero delle salme, data l'impossibilità di atterrare, è stato necessario l'arrivo di un mezzo via terra. Insieme al soccorso alpino si sono attivati i carabinieri della stazione di Fenestrelle, mentre a Torino la procura ha aperto un fascicolo, affidato al pm Francesco La Rosa, per gli accertamenti di rito.

La strada dell'Assietta (Torino) dove è avvenuto l'incidente. Il colle dell'Assietta è uno dei luoghi simbolo del Piemonte: vi si celebra una battaglia del 1747 fra le truppe dell'allora Regno di Sardegna e i francesi; in quell'occasione fu alzato il 'drapò', il vessillo bianco e rosso con listello orizzontale azzurro che oggi è la bandiera ufficiale della Regione. Ma è anche una delle località che gli appassionati di mountain bike portano nel cuore: la strada militare che conduce al rifugio, con le sue curve che si snodano fra panorami mozzafiato, è famosa in tutta Europa ed è accreditata come la più alta delle Alpi Occidentali.

La Balocco, conosciuta per i suoi panettoni, ha sede a Fossano (Cuneo). Il 2 luglio, all'età di 91 anni, è morto Aldo Balocco, presidente onorario, che nella seconda metà del XX secolo trasformò la pasticceria fondata dal padre Francesco Antonio nel 1927 in un colosso dell'industria dolciaria che dà lavoro a 500 dipendenti e nel 2021 ha avuto un fatturato di 200 milioni di euro. Oggi ha perso la vita Alberto.

«Siamo sconvolti - commenta il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio - da questa tragedia improvvisa che colpisce un amico, un imprenditore simbolo della nostra terra, che ha portato il Piemonte nelle case di tutto il mondo. Ci stringiamo in un fortissimo abbraccio alla sua famiglia e a tutti i suoi cari».