L’uomo l’ha massacrata di botte fino a farla morire. Infine ha pulito l’arma e la sua auto e ha sotterrato il corpo nel giardino di casa a Los Angeles
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Jackie Jerome sarebbe stato colto da una rabbia cieca, quando - dopo aver ricevuto un rifiuto - ha sollevato un martello contro l’amante Lisa Marie Naegle, 36 anni, massacrandola di botte e uccidendola.
Non voleva rinunciare a quella donna che lo stava lasciando per provare a ricucire il rapporto con suo marito. Dopo averla uccisa ha sepolto il cadavere nel suo giardino di casa a Los Angeles. Un omicidio brutale per il quale l’uomo è stato condannato adesso a 26 anni di carcere.
Una torbida relazione amorosa
Jerome aveva incontrato Lisa durante un corso per diventare infermiere: lei era la sua insegnante ed era sposata ma in men che non si dica i due si sono ritrovati coinvolti in una torbida relazione amorosa. Dopo qualche mese, però, la donna aveva deciso di ritornare sui suoi passi per ricostruire i rapporti con il marito. Una decisione insopportabile per l’amante che non accettava di perderla. Una sera, dopo una cena, l’uomo l’ha colpita con un martello fino a ucciderla. Ha portato il cadavere in casa e ha continuato a massacrarla di botte per assicurarsi che fosse morta. Infine ha pulito l’arma e la sua auto e ha sotterrato il corpo nel giardino.
La confessione dell’omicidio
Durante le indagini, in un primo momento, l’uomo raccontò alla polizia di aver lasciato l’amante al bar dove stavano trascorrendo la serata, ma un filmato di videosorveglianza mostrava chiaramente che la vittima era salita sulla macchina del suo assassino.
Messo alle strette, alla fine ha deciso di confessare l’omicidio. Jeremy Lessem, l'avvocato difensore del killer, ha detto che Rogers si era innamorato e che la notizia che Naegle volesse lasciarlo gli ha fatto perdere la testa. Adesso per lui si sono aperte le porte del carcere dove trascorrerà i prossimi 26 anni della sua vita.