Si tratta della prima candidatura promossa direttamente dal ministero della Cultura: «È il frutto di un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di molteplici istituzioni»
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La "Via Appia. Regina Viarum" entra nella lista del Patrimonio Mondiale, diventando così il 60esimo sito italiano riconosciuto dall'Unesco. A deliberarne l'iscrizione, il Comitato del Patrimonio Mondiale, riunito a Nuova Delhi nella 46/a sessione.
Si tratta della prima candidatura promossa direttamente dal ministero della Cultura, che ha coordinato tutte le fasi del processo e ha predisposto tutta la documentazione necessaria per la richiesta d'iscrizione nella lista del Patrimonio Mondiale.
Il risultato - sottolinea il ministero della Cultura - è il frutto di un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di molteplici istituzioni: 4 Regioni (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia), 13 Città metropolitane e Province, 74 Comuni, 14 Parchi, 25 Università, numerosissime rappresentanze delle comunità territoriali, nonché il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e la Pontificia Commissione di Archeologia Sacra della Santa Sede.