Grazie al piccolo reattore nucleare che lo alimenta potrebbe essere in grado di rimanere in volo all'infinito, prima di abbattersi sul bersaglio da distruggere. È questa la caratteristica principale, e quella che fa più paura, del missile a propulsione nucleare che la Russia - secondo quanto scrive il New York Times - sarebbe pronta a testare. 

Il quotidiano usa ha pubblicato alcune immagini satellitari di una remota base di Mosca che lo dimostrerebbe. Quello che emerge da tali immagini, e da dati aeronautici, è che la Russia potrebbe preparare il test di un missile da crociera - o anche averne già sperimentato uno di recente - che può essere armato con una piccola testata nucleare, con una gittata sulla carta di migliaia di chilometri.

Quanto osservato ora nei pressi della base di Pankovo, nell'Artico, è coerente con i dati raccolti nel 2017 e 2018, dopo il lancio del missile noto come Burevestnik o SSC-X-9 Skyfall. La Russia ha condotto 13 test, tutti con esito negativo, fra il 2017 e il 2019. In quell'anno, un missile si è schiantato ed è esploso, uccidendo sette persone. Anche se un test andasse bene, ci vorrebbero comunque anni per poterlo dispiegare operativamente.

Il missile, che viene lanciato da un razzo a combustibile solido, prima di attivare in volo il piccolo reattore che lo alimenta e sulla carta lo può tenere in volo all'infinito, è stato progettato per essere lanciato dopo una prima ondata di un attacco nucleare. Ha la capacità di distruggere larghi centri urbani o siti militari.

Lo scorso 31 agosto, le autorità russe hanno diramato una allerta per l'aviazione in cui definivano "zona di pericolo provvisorio" la regione intorno a Pankovo, chiedendo ai piloti di aerei di evitarla. L'avviso è stato rinnovato più volte e, a ora, è in vigore fino al 6 di questo mese.

Dell'esistenza del Burevestnik aveva parlato Vladimir Putin la prima volta nel 2018, quando aveva annunciato i nuovi sistemi d'arma di Mosca in arrivo.