L’invasione potrebbe avvenire mercoledì. Trenta navi da guerra russe schierate nel Mar Nero. Il Cremlino nega ma continua a spostare truppe. Le ambasciate straniere a Kiev si svuotano
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Soffiano sempre più forti i venti di guerra sull'Ucraina. Dopo l'allarme degli Usa sul rischio di un'invasione imminente - mercoledì il d-day indicato dalla Cia -, la diplomazia tenta di giocare le ultime carte per evitare lo scontro armato. Ma dal colloquio tra i presidente di Usa e Russia, Joe Biden e Vladimir Putin, non è arrivata alcuna svolta. Anzi. In una telefonata durata poco più di un'ora, i due leader hanno sostanzialmente ribadito le proprie posizioni.
Anche l'Italia ha richiamato i suoi connazionali. I resoconti ufficiali dello scambio tra gli attori principali della crisi - anticipato su richiesta americana - restituiscono uno stallo che le cancellerie non sembrano in grado di superare.
13 febbraio: gli aggiornamenti
ORE 21.00 - Gli Stati Uniti risponderanno «in modo rapido e deciso a ogni ulteriore aggressione della Russia contro l'Ucraina». È la posizione che il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha espresso in un colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. I due leader, riferisce la Casa Bianca, «hanno convenuto sulla necessità di continuare a perseguire la diplomazia e la deterrenza in risposta al rafforzamento militare della Russia ai confini con l'Ucraina».
ORE 15.50 - «La Russia ha la responsabilità della guerra imminente». Sono le parole del presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, rieletto oggi per un secondo mandato, che ha aggiunto: «Posso solo avvertire il presidente Putin: non sottovaluti la forza della democrazia». Il governo tedesco considera la situazione relativa alla crisi tra Ucraina e Russia «estremamente pericolosa» e il cancelliere Olaf Scholz sarà lunedì a Kiev e martedì a Mosca per incontrare Volodymyr Zelenskyi e Vladimir Putin. L'obiettivo delle due visite è quello di mantenere il filo dei colloqui con la Russia sulla de-escalation. Si tratta, è stato spiegato, di sostenere un dialogo sulle richieste di entrambe le parti.
ORE 12.50 - «L’allarme per una possibile invasione russa dell'Ucraina fa volare le quotazioni internazionali di grano per il pane e mais per l'alimentazione animale che fanno registrare rispettivamente un balzo del 4,5% e del 5% in una sola settimana». È l’analisi della Coldiretti che esprime preoccupazione per le tensioni tra i due Paesi che rischiano di riflettersi sul mercato mondiale con un crollo delle disponibilità dei prodotti.
ORE 12.45 -«Le notizie che giungono dall'Ucraina sono molto preoccupanti. Affido all'intercessione della Vergine Maria e alla coscienza dei responsabili politici ogni sforzo per la pace» - Lo ha detto papa Francesco all'Angelus, aggiungendo rivolto ai fedeli: «Preghiamo in silenzio».
12 febbraio: la cronaca della giornata (AdnKronos)
ORE 19.01 - Il presidente americano Joe Biden ha parlato oggi con il presidente russo Vladimir Putin per chiarire che se la Russia invaderà ancora una volta l'Ucraina, «gli Stati Uniti e i nostri alleati imporranno rapidamente un alto costo alla Russia». È quanto rende noto la Casa Bianca, sottolineando che «il presidente Biden ha esortato il presidente Putin a impegnarsi nella riduzione dell'escalation e nella diplomazia».
Il presidente Biden, prosegue la nota della Casa Bianca, «ha ribadito che un'ulteriore invasione russa dell'Ucraina produrrebbe una grande sofferenza umana e danneggerebbe la posizione della Russia». Biden, inoltre, «è stato chiaro con Putin che gli Stati Uniti sono pronti a tutti gli scenari'' anche se ''restano impegnati nella diplomazia».
ORE 18.30 - ''L'aggressore'' non riuscirà a conquistare alcuna città in Ucraina. Così il ministro della Difesa di Kiev Oleksiy Reznikov ha parlato dei timori di una prossima invasione dell'Ucraina da parte della Russia. «Tutti quelli che hanno guardato negli occhi dei nostri soldati almeno una volta sono sicuri che non si potrà in alcun modo ripetere quanto avvenuto nel 2014. L'aggressore non catturerà né Kiev, né Odessa, né Kharkiv o qualsiasi altra città», ha detto Reznikov.
ORE 17.07 - È stato deciso di invitare «in via precauzionale» tutti i cittadini italiani presenti in Ucraina a «rientrare con mezzi commerciali» ed è stato lanciato l'invito a «posticipare» tutti i viaggi verso l'Ucraina. Lo ha riferito il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, in una dichiarazione al termine della riunione presso l'Unità di crisi della Farnesina. È stato anche deciso, ha riferito il ministro di fare rientrare «tutto il personale non essenziale» della nostra sede diplomatica a Kiev. «Ovviamente - ha aggiunto -la nostra ambasciata resta pienamente operativa». L'Unità di crisi della Farnesina, ha detto ancora il ministro, in queste settimane ha svolto una "missione di ricognizione" in Ucraina per «comprendere appieno la situazione sul terreno».
ORE 16.40 - «Un dialogo sincero non è compatibile con una escalation». È quanto il presidente francese Emmanuel Macron ha detto in un colloquio telefonico all'omologo russo Vladimir Putin mentre crescono i timori di un'invasione russa dell'Ucraina. Come si legge in una nota diffusa dall'Eliseo, i due presidenti hanno parlato di «come portare avanti quanto stabilito dagli accordi di Minsk» e hanno discusso delle «condizioni di sicurezza e di stabilità dell'Europa». In particolare, Macron e Putin hanno deciso di «procedere con il dialogo basandosi su questi due punti». Inoltre, prosegue l'Eliseo, Macron ha manifestato a Putin «le preoccupazioni dei partner europei e degli alleati».
ORE 15.39 - Gli Stati Uniti e la Nato hanno ignorato le richieste russe riguardo alle "garanzie di sicurezza" ritenute "fondamentali" da Mosca. E' quanto detto dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov nel colloquio telefonico col segretario di Stato Usa Antony Blinken, secondo quanto riferisce l'agenzia Itar-Tass. "In primo luogo", Washington e Bruxelles avrebbero ignorato le richieste che "l'alleanza non si espanda ulteriormente e che armi d'attacco non siano dispiegate in prossimità dei confini russi"
ORE 15.12 - Kiev esprime sorpresa dopo l'allarme lanciato da Washington riguardo un'imminente invasione russa. «Se qualcuno ha informazioni aggiuntive su un'invasione il 16 febbraio è pregato di informare il governo ucraino», ha detto il presidente Volodymyr Zelensky parlando con i giornalisti. Il migliore amico dei nemici è il panico, ha aggiunto il presidente ucraino, che già in precedenza aveva lanciato inviti a non drammatizzare ulteriormente la situazione.
ORE 14.45 - Nel corso della riunione di coordinamento sulla situazione in Ucraina presieduta alla Farnesina dal ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio, è stato deciso – d’intesa con le ambasciate dell’Unione Europea presenti nel Paese - di far rientrare il personale non essenziale della nostra sede diplomatica a Kiev, che resterà in ogni caso pienamente operativa. Lo rende noto la Farnesina.
ORE 14.40 - «In considerazione dell’attuale situazione, in via precauzionale, si invitano i connazionali a lasciare temporaneamente il paese con i mezzi commerciali disponibili». È quanto consiglia l'Unità di crisi della Farnesina sul sito Viaggiare Sicuri. «Considerata, inoltre, la situazione di incertezza ai confini, si raccomanda di posticipare tutti i viaggi non essenziali verso l’Ucraina e di mantenersi costantemente aggiornati sui mezzi d'informazione e su questo sito», si legge nell'aggiornamento appena pubblicato. Si ricorda inoltre che i viaggi «a qualsiasi titolo» nelle regioni di Donetsk e Luhansk ed in Crimea sono «sconsigliati», mentre se presenti nel Paese, come già raccomandato nelle ultime settimane, si invita a registrarsi sul sito www.dovesiamonelmondo.it e a scaricare la App "Unità di Crisi".
ORE 14.10 - Nella riunione di coordinamento tra gli ambasciatori Ue è emerso che tutti gli Stati membri dell'Ue, incluse Germania e Francia, invieranno nelle prossime ore una raccomandazione ai loro connazionali a lasciare immediatamente il Paese e a sconsigliare i viaggi in Ucraina. A quanto apprende l'Adnkronos, gli Stati membri dell'Ue ridurranno lo staff non essenziale delle ambasciate ed è emersa una piena concordanza di vedute sull'importanza di escludere al momento qualsivoglia ipotesi di evacuazione delle ambasciate da Kiev anche quale importante gesto simbolico di sostegno al governo ucraino.
ORE 14 - Il dipartimento di Stato americano ha ordinato l'evacuzione di gran parte del personale diplomatico Usa presso l'ambasciata di Kiev e ha annunciato la sospensione a partire da domani di tutti i servizi consolari. Rimarrà in servizio presso l'ambasciata solamente il personale strettamente necessario. Lo riportano vari media Usa. Gli Usa avevano già sconsigliato in viaggi nel Paese e chiesto a tutti i cittadini Usa di lasciare l'Ucraina per il rischio di un'imminente invasione russa.
ORE 13.40 - Come gli Stati Uniti e diversi Paesi europei, anche il Kuwait invita i connazionali a lasciare subito l'Ucraina mentre gli Emirati Arabi Uniti sconsigliano i viaggi. Il ministero degli Esteri del Kuwait, riporta l'agenzia Kuna, ha invitato i connazionali che pianificano viaggi nel Paese a rinviarli per il momento e quelli presenti in Ucraina a partire immediatamente. L'ambasciata degli Emirati Arabi Uniti a Kiev con un messaggio su Twitter raccomanda ai connazionali di rinviare in questo momento i viaggi in Ucraina.
ORE 13.30 - La Svizzera sconsiglia i viaggi in Ucraina, se non urgenti. Lo indicano le raccomandazioni di viaggio del Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae). La Svizzera è preoccupata per l'aumento delle tensioni ai confini ucraini e un'eventuale escalation militare, stando a un portavoce del Dipartimento raggiunto da Keystone-Ats, che per il momento considera prematura una sollecitazione ai connazionali a lasciare l'Ucraina come fatto da altri Paesi. La situazione viene monitorata costantemente e l'ambasciata a Kiev ha informato i connazionali sul posto.
ORE 13.10 - Le tensioni tra Russia e Ucraina sono aumentate ulteriormente negli ultimi giorni e «non si può escludere uno scontro militare». E' la valutazione del ministero degli Esteri tedesco che ha invitato i connazionali in Ucraina a lasciare il Paese se la loro presenza non è «assolutamente necessaria».
ORE 12.40 - L'ambasciata russa a Washington respinge l'allarme lanciato dagli Stati Uniti riguardo ad un'imminente invasione dell'Ucraina. Negli Stati Uniti viene diffuso «allarmismo" senza prove a sostegno delle accuse, ha affermato l'ambasciatore russo Anatoly Antonov, sostenendo che le affermazioni di Washington non sono altro che un'intensificazione della "campagna di propaganda contro il nostro Paese». Secondo il diplomatico, gli Usa vogliono creare l'impressione che l'aggressione verso l'Ucraina sia «inevitabile», con informazioni di intelligence che non sono altro che "polvere negli occhi» dell'opinione pubblica.
ORE 12.25 - La Germania si unisce ai Paesi che consigliano ai connazionali di lasciare l'Ucraina. Il ministero degli Esteri raccomanda a chi attualmente si trova in Ucraina di «verificare se la presenza sia strettamente necessaria» e raccomanda in caso contrario di «partire in breve tempo».
ORE 12 - La Gran Bretagna ritirerà tutti i suoi militari ancora presenti in Ucraina entro domenica, di fronte al timore di un'imminente invasione russa. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Difesa James Heappey interpellato da Bbc Radio. «Saranno tutti ritirati. Non ci saranno truppe britanniche in Ucraina se ci sarà un conflitto lì», ha detto Heappey, aggiugendo che il ritiro avverrà «nel corso del weekend». Il sottosegretario ha anche invitato tutti i cittadini britannici presenti in Ucraina a lasciare immediatamente l Paese, perché la Russia è nella posizione di poter sferrare un attacco «senza preavviso».
ORE 11.45 - Il governo ucraino fa appello «a mantenere la calma», Kiev assicura di «essere in contatto 24 ore su 24 con tutti i partner chiave» e che continua l'impegno per ridurre la tensione e «mantenere in linea la Russia con il dialogo diplomatico». «Dall'inizio dell'escalation da parte della Federazione russa, la leadership del nostro Paese, la diplomazia ucraina e l'esercito hanno fatto tutto il possibile per mantenere l'Ucraina stabile e pronta per diversi scenari e qualsiasi intenzione aggressiva», afferma il ministero degli Esteri in una nota in cui ricorda come ieri Volodymyr Zelensky abbia presieduto una riunione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale con una «analisi approfondita della situazione di sicurezza attuale e delle azioni ulteriori dell'Ucraina».
ORE 11.10 - La Russia conferma di aver iniziato a «ottimizzare» la presenza diplomatica in Ucraina, motivando la decisione con il «timore di provocazioni». Dopo le notizie circolate nelle ultime ore, per il ministero degli Esteri russo è intervenuta Maria Zakharova, secondo la quale «nel timore di possibili provocazioni da parte del regime di Kiev o di Paesi terzi, abbiamo effettivamente deciso per una certa ottimizzazione del personale delle rappresentanze russe in Ucraina». Zakharova ha quindi voluto precisare che «le nostre ambasciate e consolati continueranno a svolgere le funzioni principali».
ORE 10.50 - Anche il Belgio invita i connazionali di lasciare l'Ucraina, «finché è ancora possibile», e sconsiglia «fortemente tutti i viaggi verso il territorio ucraino» nel mezzo di quella che definisce una «situazione estremamente imprevedibile». «È fortemente consigliato lasciare il Paese per i cittadini che attualmente si trovano in Ucraina e la cui presenza non è assolutamente necessaria», si legge nelle raccomandazioni sul sito web del ministero degli Esteri, in cui si precisa che «se la situazione si aggraverà non potrà essere garantita un'evacuazione dall'Ucraina».
ORE 10.30 - Manovre su vasta scala nel Mar Nero con più di 30 navi della Marina russa nel mezzo della crisi ucraina. Secondo l'agenzia Tass che riporta quanto reso noto dal servizio informazione della flotta del Mar Nero, sono coinvolte unità “di varie classi” di questa flotta e di altre. Le navi, e le truppe per la difesa costiera, della flotta del Mar Nero sono salpate da Sebastopoli e Novorossijsk per le «esercitazioni» sotto la supervisione del comandante della flotta del Mar Nero, ammiraglio Igor Osipov. L'obiettivo dichiarato è «difendere la costa della penisola di Crimea, le basi delle flotta del Mar Nero, infrastrutture economiche" da "eventuali minacce militari».
ORE 10.15 - L'ambasciata russa in Ucraina smentisce le notizie secondo cui personale diplomatico di Mosca nel Paese avrebbe iniziato a partire per rientrare in Russia. All'agenzia Tass la rappresentanza diplomatica a Kiev ha assicurato che «le missioni diplomatiche russe in Ucraina proseguono il loro lavoro» senza altri dettagli.
ORE 9.05 - «I servizi della città di Kiev stanno lavorando per prevenire una situazione d'emergenza di natura militare. Kiev è una grande metropoli e conta su un'infrastruttura estesa e complessa di supporto cruciale, il cui funzionamento stabile in una situazione di emergenza è forse il compito più importante». Così secondo una nota il sindaco di Kiev, Vitaly Klichko, stando al quale «è stato approvato un piano di evacuazione dalla capitale", con il "numero di mezzi necessari e le zone sicure per accogliere le persone trasferite". Klichko ha parlato di "riserve di combustibile» e «generatori elettrici installati per operare ininterrottamente in una situazione di emergenza».
ORE 8.15 - Intanto lo staff diplomatico russo in Ucraina avrebbe iniziato a lasciare il Paese per rientrare in Russia. Lo riporta Sputnik che cita una fonte «informata». «Secondo cittadini ucraini, diplomatici e funzionari consolari russi in Ucraina hanno cominciato a partire alla volta della Russia" e "questo, in particolare, è testimoniato dalle difficoltà per un appuntamento presso i consolati e l'ambasciata», ha detto la fonte.
ORE 7.10 - Via subito dall'Ucraina. Anche Australia e Nuova Zelanda invitano i connazionali a lasciare immediatamente il Paese. Per il premier australiano, Scott Morrison, la situazione è «molto seria».
ORE 6.15 - Sono nove diverse rotte quelle che l'esercito russo potrebbe imboccare in una invasione su vasta scala dell'Ucraina: è la stima di fonti dell'esercito e dell'intelligence statunitense, riferisce la Nbc, secondo cui i carri armati di Mosca potrebbero raggiungere Kiev in sole 48 ore. La Russia - riporta la Tv americana - ha già schierato ai confini con l'Ucraina quasi 100 dei 168 gruppi tattici di battaglione dell'esercito, composti da 800 a 900 soldati ciascuno, mentre altri reparti affluiscono ogni giorno. Secondo l'intelligence Usa sarebbero state dispiegate anche sei delle sette unità operative speciali russe, chiamate Spetsnaz: ogni unità è composta da 250 a 300 combattenti d'élite. Altre fonti, riportate da Politico.com, ipotizzano mercoledì 16 febbraio come la data del possibile attacco all'Ucraina.