Crescita modesta per l’Italia, che può dirsi finalmente fuori dalla recessione. È stato, infatti, registrato un aumento del Pil (corretto per giorni lavorativi) dello 0,2% in un periodo che comprende i primi tre mesi dell’anno, rispetto al trimestre di chiusura del 2018.


Un’uscita della nostra economia dalla recessione tecnica, causata da due cali consecutivi del prodotto interno lordo registrati negli ultimi due trimestri del 2018, chiusi con un valore del -0,1%.
Secondo quanto rivelato dall’Istat, questo primo trimestre ha portato a "un moderato recupero che ha interrotto la debole discesa dell'attività registrata nei due trimestri precedenti". Crescita lieve, che ha interrotto il ristagno del PIL italiano, anche se non tanto distante dai dati raccolti a fine 2018.


Valori importanti segnalati dall’Istat si sono raggiunti grazie al comparto agricolo, dell'industria e dei servizi, con risvolto della medaglia per il contributo negativo sul fronte interno e per altro al lordo delle scorte.


Il ministro Tria si è dichiarato soddisfatto dalla fase di crescita, auspicando un mantenimento della percentuale registrata su scala annuale o, addirittura, un superamento, se il contesto internazionale sarà moderatamente favorevole.
L’Istat ha comunicato, inoltre, del rincaro prezzi che ha gravato sulle tasche degli italiani nel periodo del 25 aprile e delle feste di Pasqua, che ha superato le percentuali di marzo. Per quanto riguarda l’inflazione di aprile, abbiamo una percentuale dello 0,2% e dell’1,1% annuale, contro l’1% registrato nel mese di marzo. Lieve accelerazione portata dai lunghi ponti che hanno interessato aprile, uniti alla gestione di eventi favorevoli al turismo (come il salone del mobile di Milano) e che hanno conseguentemente visto un incremento dei costi dei trasporti.


Per quanto riguarda le famiglie, le spese maggiori si sono sommate sui prezzi dei voli aerei, con il 24% ad aprile in più su marzo (+11% tendenziale). Altro aumento si è avuto per i prezzi dei servizi ricreativi (+1,5% su marzo 2019) e dei pacchetti vacanza (+2,2% su base mensile,+6,1% su base annua) e degli alberghi (+10,2% sul mese).


Il carrello della spesa ha subito, invece, un aumento impercettibile dello 0,3%, a fronte dell’1,1% dello scorso mese.
L’istat ancora non ha comunicato i dati definitivi e la loro scomposizione.