Verso rigide restrizioni Lombardia, Lazio, Piemonte, Veneto, Friuli ed Emilia Romagna. Rimane esclusa, al momento, l'ipotesi di un lockdown nazionale
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Nuove regole, divieti e misure per la stretta contro il covid e per un'Italia in zona rossa a Pasqua, tra ipotesi di altri weekend chiusi e zona gialla rafforzata. Il Consiglio dei ministri oggi dovrà decidere le restrizioni per fermare la diffusione del Coronavirus e arginare le varianti del virus. In agenda, un decreto legge su 'misure urgenti per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla diffusione del Covid-19'. Non c'è stata nessuna cabina di regia tra il premier Mario Draghi e le forze di maggioranza.
Verso la zona rossa il Lazio, insieme a Friuli Venezia Giulia e Veneto. Medesime misure potrebbero essere adottare per Emilia Romagna, Piemonte e Lombardia.
Il punto fermo della stretta pare rappresentato dal meccanismo automatico che farà scattare la zona rossa quando si supera la soglia di 250 contagi ogni 100mila abitanti. In dirittura d'arrivo anche il giro di vite in vista di Pasqua. «Non credo che andremo incontro ad un’Italia tutta rossa ma molte regioni cambieranno colore. Moltissime passeranno in zona arancione, alcune andranno in zona rossa. Serviranno restrizioni nel periodo di Pasqua. Se avremo un’Italia arancione con alcune regioni rosse, non sarà un lockdown», dice il viceministro Pierpaolo Sileri a Piazzapulita.
Il Consiglio dei ministri, in realtà, deve esprimersi sull'ipotesi di varare una stretta per tutti i prossimi weekend e non solo per i primi giorni di festa ad aprile. Tale strategia non pare godere dell'approvazione unanime di tutta la maggioranza, con posizioni favorevoli a chiusure chirurgiche e limitate alle zone 'in crisi' e contrarie a provvedimenti generalizzati.
Nella giornata in cui arriveranno i dati del monitoraggio dell'Iss e del ministero della Salute, la strategia verrà varata nel Consiglio dei ministri, in programma in mattinata. Nel pomeriggio, il premier visiterà l'hub vaccinale di Fiumicino. Già i numeri prodotti ieri dal bollettino quotidiano sono eloquenti: l'11 marzo è andato in archivio con 25.673 nuovi casi e 373 morti. I positivi sono stati individuati su 372.217 tamponi, con un tasso di positività al 6,9%. Sono aumentati i pazienti ricoverati in terapia intensiva, ora sono 2.859 (+32 da ieri).
Il Consiglio dei ministri si riunirà dopo un incontro informale tra l'esecutivo, le regioni, i comuni e le province. Il governo sarà rappresentato dai ministri degli Affari regionali Mariastella Gelmini e della Salute Roberto Speranza. Presenti anche il coordinatore del Cts Agostino Miozzo, il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, e il presidente del Consiglio superiore di Sanità Franco Locatelli.