Il ministro Cingolani specifica i dettagli sull’accordo: «Da Algeri avremo circa 3 miliardi di metri cubi in più di gas subito, altri 6 nel 2023 per arrivare a 9 miliardi»
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Firmato un accordo di cooperazione su energia e gas. Nelle scorse ore infatti, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ad Algeri ha incontrato il presidente della Repubblica algerina, Abdelmadjid Tebboune.
«I nostri Governi – ha annunciato Draghi - hanno firmato una dichiarazione d'intenti sulla cooperazione bilaterale nel settore dell'energia. A questa si aggiunge l'accordo tra Eni e Sonatrach per aumentare le esportazioni di gas verso l'Italia». Prima del bilaterale il premier ha visitato il Monumento del Martire.
Draghi: «Ridurre la dipendenza dal gas russo»
«Subito dopo l'invasione dell'Ucraina, avevo annunciato che l'Italia si sarebbe mossa con rapidità per ridurre la dipendenza dal gas russo. Gli accordi di oggi sono una risposta significativa a questo obiettivo strategico, ne seguiranno altre», ha poi aggiunto Draghi specificando che «il Governo vuole difendere i cittadini e le imprese dalle conseguenze del conflitto». Ringraziamenti sono giunti all’indirizzo di Di Maio e Cingolani e l'Eni per il loro impegno su questo fronte.
«Italia e Algeria vogliono rafforzare la cooperazione anche in altri settori. All'incontro di oggi seguirà il quarto Vertice intergovernativo che - ho il piacere di annunciare - si terrà qui ad Algeri il prossimo 18 e 19 luglio. Prima - ha rimarcato il premier – incontrerò, nuovamente, con il massimo piacere, il presidente Tebboune, in occasione della sua visita di Stato in Italia a fine maggio».
L’accordo Italia-Algeria
«L'Italia – ha infine specificato Draghi - è pronta a lavorare con l'Algeria per sviluppare energie rinnovabili e idrogeno verde. Vogliamo accelerare la transizione energetica e creare opportunità di sviluppo e occupazione».
Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani interpellato ad Algeri sull'intesa sull'aumento delle forniture di gas algerino ha poi commentato: «L'accordo non termina nel 2024 ma il flusso sarà costante o su una rampa che andrà a crescere: da Algeri avremo circa 3 miliardi di metri cubi in più di gas subito, altri 6 nel 2023 per arrivare a 9 miliardi, circa 3 miliardi di gas e 3 di Gnl».