Il ministro della Transizione ecologica è intervenuto in Aula al Senato. Nel frattempo l'Unione nazionale consumatori esorta il Governo a «valutare meno e fare qualcosa». Anche oggi alcune compagnie hanno ridotto i prezzi raccomandati
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Il governo valuta l’ipotesi di praticare un’accisa mobile sul prezzo di benzina e diesel «al fine di contenere l’impatto sui consumatori finali». Lo ha annunciato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nell'informativa in Aula al Senato sui recenti ulteriori rincari del costo dell'energia e sulle misure del governo per contrastarne gli effetti. Una notizia accolta con favore da Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori, che esorta però il Governo a «valutare meno e fare qualcosa»
L'appello dell'Unione nazionale consumatori
«Le accise sui carburanti si possono e si devono ridurre oggi, senza se e senza ma! È la cosa più semplice di questo mondo! E non vanno abbassate per 15 o 20 cent, ma almeno per 50 cent, anche se in via temporanea e solo fino a che i prezzi non torneranno a valori normali e le speculazioni non saranno cessate».
«Non vorremmo, insomma, essere presi in giro con uffici complicazioni cose facili. È dal 2002, infatti, con l'allora ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano, che ci dicono che stanno studiando un meccanismo sulle accise che possa stabilizzare il prezzo della benzina. Insomma, la dichiarazione di oggi del ministro sul fatto che il Governo sta valutando l'ipotesi non vorremmo fosse il corrispondente dello stiamo studiando del 2002 di Marzano o del 2012 dell'allora sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti. È finito il tempo delle prese in giro! Servono i fatti» spiega Dona.
Il"peso" delle accise su benzina e gasolio
L'associazione ricorda che oggi l'Iva e le accise, secondo i dati ufficiali del Mite di ieri, pesano per il 51,4% sulla benzina e per il 46,7% sul gasolio e che, se non ci fosse alcuna imposte, la benzina scenderebbe da 2,185 euro al litro a 1,062 euro e il gasolio da 2,155 euro al litro a 1,149 euro, con un risparmio, rispettivamente, di 1,123 e di 1,006 euro.
Cos'è l'accisa mobile
In Italia a fare da "zavorra" al costo dei carburanti, è soprattutto quella quota fissa che si chiama accise e che resiste dai tempi che furono. Eppure, anche secondo i benzinai, un modo per alleggerire il peso delle imposte esiste e si chiama ''accisa mobile'', o ''accisa anticiclica''.
I sindacati di categoria e molti gestori, stanno richiedendo al governo l'applicazione di quanto è già previsto dalla legge 244/07 a proposito della cosiddetta accisa mobile. La Finanziaria 2008 prevedeva un meccanismo volto a sterilizzare e, conseguentemente, diminuire le aliquote delle accise sui prodotti energetici usati come carburanti per auto e combustibili per riscaldamento, per compensare le maggiori entrate dell’Iva derivanti dalle variazioni del prezzo internazionale del petrolio greggio. Per applicare l'accisa mobile, la condizione necessaria sarebbe che il prezzo del greggio aumenti di oltre il 2% rispetto al valore definito nel Dpef. Che inoltre, nel bimestre precedente la quotazione internazionale del greggio non sia diminuita di pari percentuale. Ambedue i parametri sarebbero oggi ampiamente rispettati.
«Accisa mobile come misura - sostengono i sindacati - che da una parte consentirebbe di sterilizzare gli aumenti dell’Iva, già oggi maggiori di 7 centesimi rispetto solo a due mesi fa. Dall’altra, di creare un minimo di stabilità per famiglie ed operatori economici».
I tagli sul costo di benzina e diesel
Con le quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo che hanno chiuso ieri di nuovo in forte discesa, le compagnie mettono oggi a segno un giro di ribassi sui prezzi raccomandati dei carburanti: secondo intervento di seguito per Eni che taglia di 5 centesimi la benzina e di 7 cent il diesel, stesso movimento anche per Tamoil. Ip scende di 7 cent su entrambi i carburanti, mentre Q8 li riduce di 8 cent.
È quanto emerge dall'elaborazione di Quotidiano Energia. Intanto, i prezzi praticati sul territorio, in attesa di recepire queste riduzioni, mostrano ancora code di rialzi sia in modalità self che in modalità servito.