Vitaly e Alla Taranov si sono sposati dentro l'acciaieria di Azovstal, avevano un figlio di pochi mesi. Ma hanno perso la vita nel gigantesco ventre dell'impianto: Vitaly è morto il 15 aprile durante un combattimento. Alla è rimasta uccisa l'8 di maggio in un bombardamento aereo dell'esercito russo. Il loro bambino è rimasto orfano.

La storia è stata resa nota dal vice comandante del battaglione Azov, Sviatoslav Palamar, in occasione della Giornata mondiale della famiglia del 15 maggio, e rilanciata su Telegram dal Comune di Mariupol, 16 maggio 2022. Palamar ha raccontato che questa 'famiglia dei difensori' si è unita al reggimento Azov quasi dall'inizio della sua nascita: «Si sono sposati ad Azov. La loro famiglia è nata qui e anche loro sono cresciuti qui. Anche il loro figlio è nato a Mariupol. Lei prima della guerra lavorava come parrucchiera, lui era un funzionario delle Finanze, si preoccupava sempre più per gli altri che per se stesso. Cantava molto bene. Sono morti due eroi, non c'era niente che potessi fare. Io e tutto il comando stiamo combattendo 24 ore su 24. Questa storia parla di una sola famiglia. Ma qui dentro ne sono nate tante altre, qui sono nate tante famiglie», ha detto il vice comandante dell'Azov. «Ricordiamoci che queste persone giovani e belle ora muoiono per difendere la nostra terra», ha concluso.