Un viaggio a ritroso tra gli eventi che hanno segnato l'anno che sta per concludersi. Fatti di cronaca ma anche momenti di festa e una piccola grande rivoluzione digitale
I fatti del 2023 in Italia e nel mondo, il racconto per immagini: dalla morte di Giulia alla guerra in Medio Oriente
I fatti del 2023 in Italia e nel mondo, il racconto per immagini: dalla morte di Giulia alla guerra in Medio Oriente
I fatti del 2023 in Italia e nel mondo, il racconto per immagini: dalla morte di Giulia alla guerra in Medio Oriente
I fatti del 2023 in Italia e nel mondo, il racconto per immagini: dalla morte di Giulia alla guerra in Medio Oriente
I fatti del 2023 in Italia e nel mondo, il racconto per immagini: dalla morte di Giulia alla guerra in Medio Oriente
I fatti del 2023 in Italia e nel mondo, il racconto per immagini: dalla morte di Giulia alla guerra in Medio Oriente
I fatti del 2023 in Italia e nel mondo, il racconto per immagini: dalla morte di Giulia alla guerra in Medio Oriente
I fatti del 2023 in Italia e nel mondo, il racconto per immagini: dalla morte di Giulia alla guerra in Medio Oriente
I fatti del 2023 in Italia e nel mondo, il racconto per immagini: dalla morte di Giulia alla guerra in Medio Oriente
Manca ormai pochissimo allo scoccare della mezzanotte che ci traghetterà nel 2024 e, come di consueto, il 31 dicembre diventa il giorno in cui si tirano le somme su quel che è stato nei dodici mesi appena trascorsi. Tra le speranze e i buoni propositi che accompagnano sempre l’avvicinarsi di un nuovo anno, ecco quindi un viaggio a ritroso mediante una selezione di alcuni degli eventi che hanno caratterizzato il 2023. Un racconto per immagini, attraverso fatti di cronaca, tragedie che hanno segnato forse per sempre la società calabrese e italiana, ma anche foto curiose che ci hanno fatto capire quanti passi in avanti abbia fatto la tecnologia e, ancora, momenti di festa e autentica gioia nei quali vedere specchiata l’anima di un intero popolo. Clicca su Continua per iniziare il nostro viaggio all’indietro nel 2023.
Il 2023 si è aperto con un fatto storico: il 5 gennaio vengono celebrati i funerali di Benedetto XVI, primo papa emerito dopo la rinuncia al soglio pontificio dieci anni prima. A presiedere la messa, per la prima volta, è un altro papa, Francesco. Piazza San Pietro è piena di fedeli, le stime della Gendarmeria vaticana parlano di cinquantamila presenze. Circa 130 i cardinali che concelebrano la messa, a cui si aggiungono uno stuolo di vescovi e sacerdoti provenienti da tutto il mondo. Dopo le esequie, il corpo di Joseph Ratzinger viene tumulato nelle grotte vaticane.
Era latitante da trent’anni, il ricercato numero uno in Italia. La sua fuga finisce il 16 gennaio, il colpo è dei carabinieri del Ros che lo individuano in una clinica privata di Palermo dove è in cura per un tumore. La notizia dell’arresto di Matteo Messina Denaro in pochissimo fa il giro del mondo. Con il falso nome di Andrea Bonafede, è in attesa di sottoporsi a chemioterapia nella clinica Maddalena quando viene fermato. «Mi chiamo Matteo Messina Denaro», ammette subito. Il suo covo viene individuato poco dopo a Campobello di Mazara, a soli 8 chilometri dalla sua Castelvetrano. Il superboss viene trasferito al supercarcere dell’Aquila, in regime di 41bis. La malattia non gli dà scampo e otto mesi dopo muore, portando con sé segreti mai svelati.
È una domenica, il 26 febbraio, quando la Calabria e l’Italia intera si svegliano l’apocalissi è già avvenuta. Una vera e propria strage, sulle coste di Cutro che d’ora in poi legherà per sempre il suo nome a questa immane tragedia. Di notte un caicco partito dalla Turchia con a bordo circa 180 migranti si spezza tra la furie delle onde, dopo l’impatto con una secca. La spiaggia è vicina ma non tutti ce la fanno a raggiungerla. Sopravvivono in 80, i cadaveri recuperati nei giorni e nelle settimane successive sono 94 (l’ultimo è restituito dal mare il 15 aprile); restano dei dispersi, forse 11. Mentre si accendono i primi dubbi sui ritardi nei soccorsi, il PalaMilone di Crotone si riempie di bare, molte sono bianche. Il 2 marzo arriva il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a render loro omaggio. Il Governo giunge invece il 9 marzo: il Cdm a Cutro approva un nuovo pacchetto di misure sull’immigrazione e dice di voler «cercare gli scafisti lungo tutto il globo terracqueo». Ma gli sbarchi, incessanti, continueranno per tutto l’anno, così come si continuerà a morire in mare.
Il 4 maggio il Napoli diventa campione d’Italia ed esplode la festa. Sotto la guida di Luciano Spalletti, la squadra partenopea vince il suo terzo scudetto, un’emozione che mancava dal 1990 quando ad indossare la maglia azzurra c’era Diego Armando Maradona. Il trionfo nel campionato di Serie A è il trionfo di un’intera città, che ha seguito quasi in silenzio la partita contro l’Udinese per poi riversarsi nelle strade dopo il fischio finale. La gioia caratteristica del popolo napoletano coinvolge anche i turisti presenti in città; nelle settimane a seguire le bandierine azzurre, gli addobbi e i cimeli celebrativi della propria squadra esposti in ogni quartiere diventano essi stessi un’attrazione e un ricordo da fotografare.
Papa Francesco avvolto in piumino bianco splendente: una foto tanto assurda quanto realistica, che a molti ha fatto venire qualche dubbio: è davvero lui? L’immagine è diventata virale sui social ma fin da subito ecco la risposta: no, non è il pontefice. È tutto frutto dell’intelligenza artificiale, così come lo sono la “foto” che ritrae il papa su uno skateboard o quella che vede Trump tentare di resistere ai poliziotti che lo stanno arrestando. E mentre elaborazioni grafiche del genere fanno il giro del mondo, il 2023 è l'anno che ci induce a riflettere sul potenziale - e le insidie - dell’AI. Che può essere usata anche per cose veramente belle, come l’ultima canzone dei Beatles “Now and then”, uscita ben 43 anni dopo la morte di Lennon e con la sua voce.
Il 2023 è anche l’anno dell’addio a Silvio Berlusconi: il leader di Forza si spegne a 86 anni il 12 giugno, all'ospedale San Raffaele di Milano. Padre di Fininvest e poi di Mediaset, il suo è un impero imprenditoriale e televisivo. Nel 1994 poi la celebre “discesa in campo”. È stato presidente del Consiglio quattro volte e fino alla fine non ha rinunciato a far parte della vita politica e istituzionale del Paese: nel 2022 si ricandida per il Senato e viene eletto. Diversi gli scandali e le inchieste giudiziarie che lo investono, ma la sua figura resta amatissima da una fetta di italiani, come dimostrano anche i numerosi omaggi fuori dalla sua villa ad Arcore dopo la notizia della morte. I funerali di Stato si tengono nel Duomo di Milano il 14 giugno, fuori in piazza una folla immensa.
È il 7 ottobre quando si riaccende, violentissima, la guerra in Medio Oriente. Hamas attacca Israele con il lancio di razzi e le incursioni in kibbutz e basi militari che costano la vita a centinaia di civili e militari, e si concludono con il rapimento di circa 250 ostaggi. La risposta di Israele è immediata: le bombe iniziano a piovere sulla Striscia di Gaza. Quasi tre mesi dopo i morti si contano a migliaia, intanto nella Striscia è crisi umanitaria. Nelle ultime ore l'Onu parla di «popolazione traumatizzata ed esausta», mentre secondo l'Unicef «ogni 3 minuti un bambino viene ucciso o rimane ferito». All’orizzonte però ancora nessuna soluzione. Ieri il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che la guerra durerà ancora molti mesi: «Serve più tempo contro Hamas»
A novembre, nello stesso mese in cui si celebra la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, un femminicidio scuote l’Italia intera e sembra risvegliare le coscienze. A morire sotto i colpi di chi diceva di amarla, stavolta è Giulia Cecchettin, 22enne di Vigonovo (Venezia). È l’11 novembre quando esce di casa per incontrare il suo ex fidanzato, Filippo Turetta. I due spariscono, si susseguono gli appelli mentre si spera che Giulia torni per il giorno della sua laurea, il 16. Ma due giorni dopo il timore dei più diventa tragica realtà: la 22enne viene trovata cadavere, mentre la sera stessa Turetta viene fermato in Germania. L’opinione pubblica si sveglia, le donne e non solo scendono in piazza, la famiglia di Giulia in prima linea per sensibilizzare, «Mai più».
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