Si chiamava Andrei Tatar, aveva 27 anni, ed è morto stroncato da un tumore contro il quale combatteva da qualche anno. Ma nessuno gli aveva diagnosticato quel terribile male in Romania, suo Paese di origine, dove era stato addirittura ricoverato in una struttura per malattie mentali, pensando che il suo disturbo fosse un problema di tipo psichiatrico.

 

Andrei aveva invece una metastasi al cervello: la sua storia ha commosso tutto Cinto Caomaggiore, dove viveva, dopo che è morto nel reparto di Oncologia dell'Ospedale Maggiore di Trieste, a causa appunto di un male che in Romania non gli era stato diagnosticato, scrive il quotidiano Il Gazzettino. La mamma, Ruxanda Maricica, che non credeva nei medici che parlavano di disturbi mentali, si è rivolta all'ospedale triestino dove è stato accertato dai medici che il giovane aveva una metastasi al cervello: purtroppo era troppo tardi per poterlo curare efficacemente.

 

Il ragazzo è morto martedì: sua madre è in forti difficoltà economiche e non aveva abbastanza denaro per poterne pagare i funerali. Così il parroco, don Carlo Conforto, alcuni amici di famiglia e l'Amministrazione comunale hanno fatto scattare una gara di solidarietà per coprire le spese, scrive sempre Il Gazzettino. I funerali sono in programma per lunedì pomeriggio alle 15.