Mosca completa le operazioni di ritiro dei soldati. Il portavoce di Vladimiri Putin, Dmitri Peskov: «Non è un'umiliazione»
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Il ministero della Difesa in Russia ha annunciato il completamento del ritiro delle forze militari dalla città di Kherson alla sponda orientale del fiume Dnepr, rende noto l'agenzia turca Anadolu.
Le forze armate ucraine avrebbero raggiunto il centro della città di Kherson mentre la ritirata della Russia dalla città sembra caratterizzata da scene caotiche, scrive il Guardian, parlando di soldati russi feriti, abbandonati o fatti prigionieri nel corso della ritirata, e dei bombardamenti ucraini mentre le truppe attraversano il fiume Dnpr.
L'esercito ucraino ha issato la bandiera ucraina nella piazza principale della città dopo che le forze russe hanno annunciato il ritiro delle truppe dalla regione. «I nostri partigiani hanno issato la bandiera ucraina nel centro di Kherson», hanno detto le autorità, aggiungendo che la bandiera si trova in Piazza della Libertà, dove ci sono i principali uffici del governo.
«Gli invasori russi continuano a depredare gli insediamenti dai quali si stanno ritirando. Il nemico sta anche cercando di danneggiare il più possibile le linee elettriche e altri elementi dei trasporti e delle infrastrutture critiche della regione di Kherson» aveva riferito lo stato maggiore delle forze armate ucraine, facendo il punto sulla ritirata delle truppe di Mosca.
Il portavoce di Vladimiri Putin, Dmitri Peskov, ha risposto di «no» alla domanda se il ritiro delle truppe russe da Kherson fosse una «umiliazione» per il Cremlino: lo riporta la Bbc. «Ci sono un sacco di esperti diversi, alcuni dicono cosa lei ha detto, altri dicono altre cose. Noi non vogliamo commentare nessuna di queste cose», ha affermato Peskov secondo l'emittente britannica