I Paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti hanno deciso di portare l'umanità sull'orlo di un Armageddon nucleare. Lo ha detto l'ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov, rispondendo alle dichiarazioni di funzionari statunitensi secondo cui le munizioni all'uranio impoverito sono un tipo standard di armi utilizzate da decenni e non presentano alcun rischio elevato.

«Commentare questo tipo di assurdità è davvero difficile. I funzionari statunitensi hanno raggiunto un nuovo basso livello con le loro dichiarazioni irresponsabili. C'è un flusso continuo di armi letali verso l'Ucraina, che vengono utilizzate per annientare civili, aree residenziali, scuole, ospedali, asili», ha detto Antonov, secondo una dichiarazione dell'ambasciata. «Sembra che l'Occidente illuminato, guidato da Washington, abbia irrevocabilmente deciso di portare l'umanità su una linea pericolosa, oltre la quale si profila sempre più distintamente un Armageddon nucleare».

Intanto arriva il nuovo attacco di Dmitry Medvedev, che ieri aveva parlato del rischio di una «apocalisse nucleare». Secondo il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, i paesi occidentali cercheranno di interferire nelle elezioni presidenziali russe del 2024. «Indubbiamente, interferiranno, come hanno sempre interferito», ha detto in un'intervista alle agenzie di stampa russe. «Ci rimproverano di interferire, ma lo fanno apertamente dal crollo dell'Unione Sovietica», ha aggiunto.

Secondo l'ex presidente russo, l'Occidente non smette di cercare di influenzare le elezioni russe anche perché vuole distruggere la Russia come Paese. «Vogliono destabilizzare la situazione politica - ha spiegato - dividere il paese, negoziare con ciascuna di queste parti, denuclearizzare e smilitarizzare ciascuna di queste parti, e poi venire e offrire i propri servizi. E dire: 'Ragazzi, ora avete bisogno di qualcuno che vi protegga?' Queste parti avrebbero anche la possibilità di entrare a far parte della Nato». Medvedev ha detto ancora che alcuni Paesi «capiscono solo il linguaggio della forza. Perciò non ha senso negoziare con questi o con associazioni di nazioni».