Parole laconiche quelle proclamate da Greta Thunberg di fronte ad un’aula gremita in Senato. Dopo l’incontro a Roma con Papa Francesco, mercoledì scorso, la giovane attivista svedese di 16 anni, divenuta simbolo della lotta per la salvaguardia dell’ambiente, interviene in Senato sul cambiamento climatico per sollecitare i potenti. «Non ci sono cambiamenti in vista. Allora perché le persone si congratulano con me?  - ha chiesto Greta -. Non siamo scesi in strada per fare selfie, vogliamo che prendiate misure». La giovane ambientalista è convinta che alle nuove generazioni, ai ragazzi della sua età, sono date «speranze false». La colpa della crisi climatica, secondo Greta, è dei potenti: «Avete venduto il nostro futuro e ci avete dato false speranze affinché un numero piccolo di persone potesse godere di un enorme somma di denaro» e anche se «alcuni possono avere tutto ciò che desiderano, l’unica cosa di cui hanno veramente bisogno è un futuro».

«Fermiamo la distruzione del clima»

«Kennedy disse “andiamo sulla Luna” e dopo qualche anno ci si andò. Notre Dame è andata a fuoco e in poche ore si sono trovati i soldi per ricostruirla. Quando vogliamo fare una cosa, i mezzi li troviamo. Il problema è che nulla viene fatto per fermare la distruzione del clima - ha continuato Greta -. La crisi climatica è la più semplice da affrontare e la più difficile. Sappiamo cosa dobbiamo fare: fermare i gas serra. La nostra economia dipende dalle fonti fossili che distruggono l’ecosistema». «Dobbiamo ascoltare gli scienziati - ha continuato - Ma voi potenti non ci ascoltate, non volete comprendere. Non siete interessati alla scienza, siete interessati solo a continuare a fare quello che fate ora».

E conclude: «Il cambiamento sta arrivando, la natura è interessata solo ai gas serra immessi nell’atmosfera. Le emissioni devono fermarsi».