Tra oggi e domani il governo dovrà affrontare un voto decisivo in Senato. Arriva infatti il decreto sicurezza bis, fortemente voluto dalla Lega che crea però qualche mal di pancia ai 5stelle. Molto probabilmente verrà posta la fiducia anche perché se non dovesse essere convertito in legge prima della pausa estiva, il decreto legge decadrebbe. E sui numeri molto risicati il governo rischia di scivolare. Nodi da sciogliere anche sulle mozioni Tav in Senato e sulle la nuova "sfida" del doppio tavolo sulla manovra. 

 

«Mercoledì si vota una mozione dei 5 stelle per bloccare la Tav e questo sarà un problema. Chiunque dirà no alla Tav stia bene attento perché mette a rischio il governo». Lo ha detto, ieri sera, il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, alla festa della Lega di Colico, in provincia di Lecco.

 

Fondamentale il quorum

Se tutti i 321 senatori, compresi quelli a vita, dovessero essere presenti (cosa molto improbabile ad agosto), il quorum per il via libera alle leggi salirebbe fino a 161. La maggioranza di governo sulla carta può contare su 165 voti ma dentro questo esercito ci sono senatori che non votano ormai da tempo. E anche qualche elemento pentastellato che da tempo ha espresso critiche verso il dl sicurezza bis.

 

Le convocazioni del premier  Conte

Le parti sociali saranno le prime ad affrontare i nodi istituzionali con la convocazione da parte del presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Palazzo Chigi questo lunedì pomeriggio: gli incontri ruoteranno intorno al tema del welfare e del lavoro e vedranno sfilare i sindacati e anche le imprese, il Terzo settore e il sistema bancario. Le riunioni prenderanno il via alle 16 e andranno avanti fino a sera.

Nelle stesse ore a Palazzo Madama Lega e M5S si conteranno in Aula dove è atteso l'ultimo passaggio del decreto legge sicurezza bis, provvedimento caro a Matteo Salvini e sul quale si dà per certa la richiesta di fiducia da parte del governo. Il via libera è atteso per la serata. Il giorno dopo, o al più tardi mercoledì, sarà la volta delle mozioni Tav che dividono gli alleati. Martedì in agenda c'è il bis della riunione convocata dal leader della Lega e ministro dell'Interno al Viminale sulla manovra, dove si discuterà in particolare di fisco. A metà settimana dovrebbe poi tenersi il Consiglio dei ministri, l'ultimo prima della pausa estiva, che potrebbe approvare il decreto legge sulla scuola, rinviato la scorsa settimana, e il decreto voluto da Luigi Di Maio con le tutele per i rider e interventi sulle crisi d'impresa. Ultima tappa del tour de force la conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte il prossimo giovedì.

 

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