La legge, che autorizza l’interruzione volontaria di gravidanza è stata approvata in giornata dal Parlamento. Il ministro della Salute ha ringraziato le attiviste
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È un giorno di festa per l’Irlanda, che oggi ha legalizzato l’aborto. La legge, che autorizza l’interruzione volontaria di gravidanza fino alla dodicesima settimana, è stata approvata in giornata dal Parlamento. Un passo avanti per un paese in cui la religione cattolica è fortemente radicata e in cui il divieto di abortire era addirittura scritto nell’ottavo emendamento della costituzione. Poi, lo scorso maggio, si era tenuto un referendum per abrogare quell’emendamento e il "si" ne uscì vincitore con circa il 66 per cento dei voti.
Manca l'ultimo step prima dell'attuazione completa della legge: la firma del presidente Micheal D. Higgins, a cui il testo verrà trasmesso dopo l’ultimo voto di giovedì. Di conseguenza le prime interruzioni di gravidanza potrebbero essere eseguite nel gennaio del 2019. La proposta è stata approvata con 27 voti favorevoli e 5 voti contrari durante un dibattito durato 10 ore che ha visto momenti di alta tensione e sessismo. La legge prevede l'interruzione di gravidanza anche in caso di «pericolo di vita» o «grave rischio per la salute» della donna incinta, e in caso di anomalie fetali che possono portare alla morte in utero. Prima di poter procedere, la donna dovrà ascoltare il parere di due diversi medici.
Oggi il ministro della Salute Simon Harris ha voluto ringraziare «le attiviste che hanno lottato per 35 anni per cambiare la nazione, i cuori e le menti» e il primo ministro irlandese Leo Varadkar ha parlato di un «momento storico per le donne».