Al termine della cerimonia funebre il feretro è stato lasciato al centro della piazza per alcuni minuti dove familiari e amici hanno salutato l'ex premier
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Lutto nazionale e bandiere a mezz'asta. È il giorno dell'ultimo saluto a Silvio Berlusconi: i funerali di Stato si sono tenuti alle ore 15 nel Duomo di Milano. La salma era stata trasferita ad Arcore dall'ospedale San Raffaele, dove l'ex premier è morto lunedì scorso. A Villa San Martino, la camera ardente aperta solo a familiari e amici più stretti.
L’ultimo saluto | Funerale di Berlusconi: 2mila persone nel Duomo, 20mila in piazza. Schlein ci sarà, Conte no. Ecco chi è atteso
Funerali Berlusconi: gli aggiornamenti
Ore 17.40 - Roberto Occhiuto: «Una giornata commovente. Ciao Presidente»
«L’abbraccio e l’affetto degli italiani, del Paese, della sua Milano, dei tantissimi che gli hanno voluto bene, a Silvio Berlusconi.
Una giornata commovente, incredibile nella sua unicità, a suggello di una storia straordinaria. Ciao Presidente, e grazie, grazie di tutto». Lo scrive su Twitter Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, dopo aver partecipato ai funerali del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a Milano.
Ore 16.06 - Cerimonia funebre conclusa. Il feretro lascia il Duomo di Milano
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha salutato la famiglia di Silvio Berlusconi al termine dei funerali, all'esterno del duomo di Milano. Un saluto e un abbraccio anche dalla premier Giorgia Meloni che ha baciato i figli e la compagna Marta Fascina.
Ore 15.50 - Giuseppe Scopelliti: «Fu lui a insistere per la mia candidatura, era una persona generosa»
L'ex presidente delle Regione Calabria Giuseppe Scopelliti: «Il presidente Berlusconi era una fantastica persona, mi manifestò un grandissimo affetto come se ci fosse una conoscenza antica. Ho letto in questi giorni tante dichiarazioni e rimango basito su alcune dichiarazioni, perché la cattiveria non conosce confini: quando Fini mi annunciò che sarei stato candidato presidente, mi disse che era stata una precisa scelta di Silvio Berlusconi e me lo passò al telefono, e fu lui ad avere l'ultima parola. È stato uomo di grande intelligenza e ironia, sapeva dialogare con le persone con una generosità incredibile: ha fatto un pezzo di storia di questo paese, ha dato lustro all'Italia a livello internazionale».
Ore 15.35 - Achille Occhetto a LaC: «Giorgia Meloni unica erede di Berlusconi»
Achille Occetto, ultimo segretario del Partito Comunista Italiano e dei Democratici di Sinistra, racconta le elezioni e la sconfitta contro Berlusconi: «Non immaginavamo che la sua discesa avrebbe cambiato la politica italiana. La chiusura del Parlamento per una settimana è un atto politico contro l'opposizione, una forzatura: è grave che il premier Meloni ricordi Berlusconi come quello che sconfisse la sinistra, non si fanno attacchi politici da ruoli istituzionali nei giorni del lutto. Berlusconi è stato un apprendista stregone della politica, ha messo i germi della destra nel centro e alcuni si sono anche rivoltati indietro: la sua unica erede è Giorgia Meloni, non ce ne saranno altri».
Ore 15.25 - L'omelia di monsignor Mario Delpini
Lomelia di monsignor Mario Delpini: «Vivere. Vivere. Vivere e amare la vita. Vivere e desiderare una vita piena. Vivere e desiderare che la vita sia buona, bella per sé e per le persone care. Vivere e intendere la vita come una occasione per mettere a frutto i talenti ricevuti. Vivere e accettare le sfide della vita. Vivere e attraversare i momenti difficili della vita. Vivere e resistere e non lasciarsi abbattere dalle sconfitte e credere che c’è sempre una speranza di vittoria, di riscatto, di vita. Vivere e desiderare una vita che non finisce e avere coraggio e avere fiducia e credere che ci sia sempre una via d’uscita anche dalla valle più oscura. Vivere e non sottrarsi alle sfide, ai contrasti, agli insulti, alle critiche, e continuare a sorridere, a sfidare, a contrastare, a ridere degli insulti. Vivere e sentire le forze esaurirsi, vivere e soffrire il declino e continuare a sorridere, a provare, a tentare una via per vivere ancora. Ecco che cosa si può dire di un uomo: un desiderio di vita, che trova in Dio il suo giudizio e il suo compimento. Amare ed essere amato. Amare e desiderare di essere amato. Amare e cercare l’amore, come una promessa di vita, come una storia complicata, come una fedeltà compromessa. Desiderare di essere amato e temere che l’amore possa essere solo una concessione, una accondiscendenza, una passione tempestosa e precaria. Amare e desiderare di essere amato per sempre e provare le delusioni dell’amore e sperare che ci possa essere una via per un amore più alto, più forte, più grande. Amare e percorrere le vie della dedizione. Amare e sperare. Amare e affidarsi. Amare ed arrendersi. Ecco che cosa si può dire dell’uomo: un desiderio di amore, che trova in Dio il suo giudizio e il suo compimento. Essere contento. Essere contento e amare le feste. Godere il bello della vita. Essere contento senza troppi pensieri e senza troppe inquietudini. Essere contento degli amici di una vita. Essere contento delle imprese che danno soddisfazione. Essere contento e desiderare che siano contenti anche gli altri. Essere contento di sé e stupirsi che gli altri non siano contenti. Essere contento delle cose buone, dei momenti belli, degli applausi della gente, degli elogi dei sostenitori. Godere della compagnia. Essere contento delle cose minime che fanno sorridere, del gesto simpatico, del risultato gratificante. Essere contento e sperimentare che la gioia è precaria. Essere contento e sentire l’insinuarsi di una minaccia oscura che ricopre di grigiore le cose che rendono contenti. Essere contento e sentirsi smarriti di fronte all’irrimediabile esaurirsi della gioia. Ecco che cosa si può dire dell’uomo: un desiderio di gioia, che trova in Dio il suo giudizio e il suo compimento. Cerco l’uomo. Quando un uomo è un uomo d’affari, allora cerca di fare affari. Ha quindi clienti e concorrenti. Ha momenti di successo e momenti di insuccesso. Si arrischia in imprese spericolate. Guarda ai numeri a non ai criteri. Deve fare affari. Non può fidarsi troppo degli altri e sa che gli altri non si fidano troppo di lui. È un uomo d’affari e deve fare affari. Quando un uomo è un uomo politico, allora cerca di vincere. Ha sostenitori e oppositori. C’è chi lo esalta e chi non può sopportarlo. Un uomo politico è sempre un uomo di parte. Quando un uomo è un personaggio, allora è sempre in scena. Ha ammiratori e detrattori. Ha chi lo applaude e chi lo detesta. Silvio Berlusconi è stato certo un uomo politico, è stato certo un uomo d’affari, è stato certo un personaggio alla ribalta della notorietà. Ma in questo momento di congedo e di preghiera, che cosa possiamo dire di Silvio Berlusconi? È stato un uomo: un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia. E ora celebriamo il mistero del compimento. Ecco che cosa posso dire di Silvio Berlusconi. È un uomo e ora incontra Dio».
Ore 15.20 - Cannizzaro: «Il Cav era contento di come stiamo governando la Calabria»
L'onorevole di Forza Italia Francesco Cannizzaro: «Un momento triste per Forza Italia e per una maggioranza che sta governando il paese, ma per tutta Italia. Le tante dimostrazioni di affetto per il presidente Berlusconi ci dicono quanto amassero il Cavaliere, statista di primo piano e imprenditore che ha dimostrato al mondo che in Italia ci sono eccelelenze che possono fare differenza a livello mondiale. Vorre ricordare che Berlusconi fece stringere la mano a Bush e Putin, da premier segnò il record di permanenza a Palazzo Chigi. Diciamocelo chiaro, lui ha inventato il centrodestra, fu una sua felice intuizione. In questo momento è irrispettoso parlare del futuro di Forza Italia, Berlusconi era contento di come la sua classe dirigente stesse governando la Calabria».
Ore 15.10 - Mangialavori: «Forza Italia deve continuare a vivere sulle idee del Cavaliere»
Il senatore di Fi Giuseppe Mangialavori: «Berlusconi è un uomo che ha cambiato i destini dell'Italia. Ricordo umiltà e ostinazione nel portare avanti le nostre idee e fare del bene, ho avuto piacere di conoscerlo personalmente e oggi è un giorno tristissimo. L'Italia perde un baluardo. Cosa succederà a Forza Italia? Noi dobbiamo cercare di andare avanti e portare le idee che ci hanno contraddistinto, saremo noi a portare avanti le sue idee. Berlusconi venti giorni fa ci disse cosa fare nella convention, adesso è il momento di portare a compimento quelle indicazioni. Quello che succederà in Calabria lo vedremo nei prossimi mesi. Il mio ricordo particolare è legato alle ultime elezioni: sembrava un bambino per la felicità che aveva vedendo i dati della Calabria, si vedeva la passione di un uomo anziano che aveva ancora la forza di pensare al futuro».
Ore 14.59 - I figli di Berlusconi seguono il feretro dopo nell'ingresso al Duomo
Subito dopo l'arrivo del feretro hanno fatto il loro ingresso in piazza del Duomo i figli di Silvio Berlusconi. Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi e la compagna Marta Fascina che si sono messi accanto al feretro che sta facendo il suo ingresso in chiesa.
Ore 14.56 - Il feretro di Silvio Berlusconi giunge a Piazza del Duomo
Grande commozione della piazza all'arrivo del feretro di Silvio Berlusconi. A dare l'ultimo saluto allo storico imprenditore e politico, anche gli ultrà del Milan.
Ore 14.50 - Gianluca Gallo a LaC: «Non so se domani ci sarà ancora Forza Italia»
L'asessore regionale Gianluca Gallo: «Un uomo rimasto sulla breccia dell’onda trent’anni, sarà impossibile raccogliere la sua eredità. Portò in campo i moderati e i riformisti, ha fondato una parte politica che dopo 30 anni adesso governa il paese. Non so se ci sarà domani Forza Italia, era un simbolo legato al suo leader. Certamente non verrà meno questo spazio, quello dei moderati, dei cattolici e dei liberisti».
Ore 14.45 - Il presidente della Repubblica Segio Mattarella entra nel Duomo di Milano
Ore 13.45 - Le voci da Piazza del Duomo a Milano
Ore 13.10 - Ecco come siederanno familiari e autorità in chiesa
Sul lato destro della navata siederà la famiglia. La compagna Marta Fascina e poi a seguire i cinque figli ed il fratello del Cavaliere, Paolo Berlusconi. Nella fila subito dietro ci sarà Veronica Lario indicata con il cognome Bartolini. Acconto a lei Paolo Beretta, Silvio Beretta e Federica Fumagalli. Sul lato sinistro, al primo posto siederà il Capo dello Stato, poi il presidente iracheno l'emiro del Qatar i due capitani reggenti di San Marino, ovvero i capi stato presenti alle esequie. A seguire i vertici di Camera e Senato, Ignazio La Russa, Lorenzo Fontana. Poi la premier Giorgia Meloni, la presidente della corte costituzionale Silvana Sciarra, il presidente della Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ed il prefetto della città Saccone. Nelle file subito dietro i capi di governo Orban e quello albanese. Poi delegazioni straniere da molti altri Paesi tra cui Gentiloni a rappresentare la Commissione europea.
Ore 12.45 - Folla ad Arcore: atteso il passaggio del feretro
C'è attesa fuori da Villa San Martino di Arcore, dove a breve partirà il carro funebre con il feretro di Silvio Berlusconi. Un centinaio di persone, tra curiosi e supporter, è posizionato oltre le transenne lungo il viale di ingresso per assistere al momento in cui il mezzo lascerà la residenza. Le forze dell'ordine presidiano tutta l'area circostante, mentre giornalisti e operatori attendono a poche decine di metri in un'area anche in questo caso delimitata da transenne e nastri segnaletici.
Ore 12.40 - In piazza Duomo Roberto e Mario Occhiuto
Presenti in piazza Duomo a Milano il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto e il fratello Mario, senatore ed ex sindaco di Cosenza. Entrambi esponenti di Forza Italia, prenderanno parte ai funerali del leader azzurro.
Ore 12.00 - Fiori e curiosi in piazza
Una quindicina di corone di fiori sono state lasciate sul sagrato davanti al Duomo. Oltre alla corona della premier Giorgia Meloni, sono state deposte anche quelle del gruppo Senato Forza Italia, una di Fratelli d'Italia e una del Partito socialista italiano composta da garofani rossi. Ci sono anche i fiori della senatrice azzurra Licia Ronzulli, del Comune di Roma, della Regione Abruzzo, dell'ambasciata di Israele e del consolato generale del Kuwait. Moltissimi i curiosi che stanno affollando la piazza, alcuni con la maglia del Milan e del Monza. Tre ragazzi hanno esposto uno striscione con scritto 'L'Italia è il Paese che amo', citazione dal discorso della discesa in campo di Berlusconi del 1994.
La cremazione e il Mausoleo nella villa ad Arcore
Secondo quanto si apprende, Silvio Berlusconi ha scelto di essere cremato. La salma sarà cremata nel Tempio Crematorio Valenziano Panta Rei, in provincia di Alessandria. Le sue ceneri potrebbero così essere collocate nel Mausoleo che si fece costruire dallo scultore Pietro Cascella ad Arcore, all'interno del parco della Villa San Martino. Proprio lì sono state recentemente traslate dal cimitero Monumentale di Milano le ceneri dei genitori del leader azzurro, Luigi e Rosa. Una scultura astratta all'esterno, di marmo bianco delle Alpi Apuane, fa da cornice alla scala in travertino che porta all'interno della struttura con un vestibolo e una porta scorrevole in pietra da cui si accede al corridoio che porta alle tombe.