L’inchiesta

Fornirono milioni di mascherine non conformi durante il Covid: maxi sequestro a due società di Brescia

I dispositivi di protezione dal virus venivano consegnati all'epoca alla struttura commissariale nazionale. Tra le accuse anche quella di autoriciclaggio

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di Redazione Cronaca
16 luglio 2024
09:49
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Una società per azioni e una Srl, operanti nella provincia di Brescia, sono accusate di aver fornito alla struttura Commissariale Nazionale, costituita per l'emergenza da Covid-19 circa 165 milioni di mascherine non conformi ai requisiti di legge, conseguendo un profitto illecito quantificato in oltre 35 mlioni di euro. 

È per questo che i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia e del Gruppo di Savona della Guardia di Finanza stanno eseguendo, nelle province di Brescia, Lucca e Pisa, un provvedimento di sequestro preventivo di oltre 35 milioni di euro disposto dal gip di Brescia, e un decreto di perquisizione emesso dalla Procura Distrettuale lombarda, nei confronti delle due società e dei rispettivi legali rappresentanti. Sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di frode in commercio, frode nelle pubbliche forniture, riciclaggio, autoriciclaggio, e di violazioni in tema di dispositivi di protezione individuale. Alle società è anche contestata la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti derivante da reato.


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