Chi ha visto le immagini delle telecamere di sicurezza dice che l’impressione è proprio quella di un furto, su cui adesso indaga anche la Procura di Roma. Non accenna a sgonfiarsi il caso del presunto taccheggio che sarebbe stato commesso dal parlamentare ed ex segretario nazionale del Pd, Piero Fassino, il quale, nel duty free 25 del Terminal 1 dell’aeroporto di Fiumicino, il 15 aprile scorso, avrebbe messo in tasca una boccetta di profumo cercando di allontanarsi senza pagare.

A dare conto su quanto hanno ripreso le telecamere è Repubblica. Secondo il quotidiano nazionale, una fonte accreditata che ha potuto vedere il video lo descrive così: «Si vede il deputato entrare diretto allo stand dei profumi per donna, trascina un trolley, ha un giaccone scuro. Prende una confezione di Chanel Chance da 100 ml». Sempre secondo la fonte poi Fassino «alza gli occhi in direzione delle telecamere, si guarda attorno, si apparta in un angolino e infila il profumo dentro una tasca del giaccone. Esce dal duty free senza acquistare nulla e viene avvicinato da un addetto alla vigilanza privata». Una descrizione che sembra confliggere con la versione di Fassino, il quale ha sin da subito parlato di una banale dimenticanza: avrebbe preso il profumo perché voleva fare un regalo alla moglie. «Avendo il trolley in mano e il cellulare nell'altra, non avendo ancora tre mani, ho semplicemente appoggiato la confezione di profumo nella tasca del giaccone, in attesa di andare alle casse», ha dichiarato ieri al Fatto Quotidiano, che ha pubblicato per primo la notizia. 

Intervistato da Rtl 102.5, Fassino ha ripetuto la sua versione, sottolineando il disagio che questa vicenda gli sta procurando: «Non sto bene, non vivo bene questa storia che mi suscita molto malessere. È tutto frutto di un equivoco, di un malinteso che spero si chiarisca. È un episodio che mi mette profondamente a disagio. In vita mia non ho mai rubato nulla. In 50 anni di attività politica non ho mai compiuto gesti simili. Spero che questa cosa possa chiarirsi».