Addio paranoia da lancetta, calcoli macchinosi del tipo più o meno un’ora, e poi fare il giro di tutti gli orologi di casa per sincronizzarli con il nuovo orario. Dimenticate tutto questo, perché il Parlamento europeo vorrebbe abolire l’ora legale, ovvero quella che di solito entra in vigore l’ultima domenica di marzo e prevede che lancette vengano spostate indietro di un'ora. L’ultima domenica di ottobre si torna tradizionalmente all’ora solare, le giornate lentamente si accorciano e si entra nel cupo inverno. E se state pensando che è una banale questione di lancette vi sbagliate, perché in ballo c’è uno sgravio non da poco. Grazie all’ora legale, ogni anno, si risparmierebbero circa 573 milioni di kilowattora.

 

La proposta di abolizione dell’ora legale è arrivata dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, ha annunciato l'intenzione di proporne l'abolizione e di estendere a tutto l'anno l'ora legale, ossia la convezione di spostare avanti di un'ora le lancette per sfruttare l'irradiazione del sole. L'esecutivo comunitario ha lanciato una consultazione pubblica sull'orario estivo e l'80% dei votanti si è espresso a favore di questa ipotesi.

 

Ma la decisione finale rimane comunque a discrezione dei paesi membri, che possono decidere se optare per l'ora legale o per l'ora solare permanente, con la consapevolezza che il cambiamento non avrà conseguenze sul fuso orario. La proposta definitiva della Commissione Ue sarà depositata oggi, 31 agosto. La misura dovrà essere approvata successivamente dal Parlamento europeo e dai capi di Stato e di governo, all'interno del Consiglio europeo.