Rassemblement National raggiunge il 34% delle preferenze e punta alla maggioranza assoluta per il secondo turno che si terrà il 7 luglio. Gli avversari intanto pensano a unirsi e a convogliare i voti in ogni collegio verso il candidato in grado di imporsi
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Rassemblement National al 33-34% nel primo turno delle elezioni legislative in Francia. Marine Le Pen non rinuncia a puntare alla maggioranza assoluta in vista del secondo turno, in programma domenica 7 luglio. Per il momento i liberali di Macron si fermano tra il 20 e 22%, mentre la sinistra unita nel Nuovo Fronte Repubblicano arriva al 28-29%. Per fermare la destra, che mira alla maggioranza assoluta di 289 seggi, si lavora a un "fronte" che, secondo i media transalpini, rientra nelle strategie del presidente Emmanuel Macron.
Il piano anti Le Pen
I deputati del parlamento francese vengono eletti con voto a due turni in 577 collegi elettorali, dove le dinamiche locali giocano un ruolo importante. In ogni circoscrizione, se nessun candidato ottiene il 50% dei voti al primo turno, i primi due candidati avanzano al secondo turno, così come qualsiasi altro candidato che abbia ottenuto il sostegno di almeno il 12,5% degli elettori registrati. Il candidato con il maggior numero di voti al secondo turno vince il seggio come membro del Parlamento. È evidente che due candidati "anti Le Pen" in un singolo collegio finirebbero per fare il gioco dell'esponente di RN in lizza. Quindi, l'obiettivo degli avversari della destra è limitare il numero di "triangolare" e convogliare i voti verso il candidato in grado di imporsi.
Il Capo dello Stato avrebbe per questo chiesto di studiare la situazione di ogni circoscrizione per trovare alleanze, anche con i candidati de La France Insoumise, per bloccare il RN di Le Pen e Jordan Bardella. Secondo l'emittente Bfmtv, nella mattinata di lunedì 1 luglio è prevista una nuova riunione strategica all'Eliseo.
A tracciare la linea in maniera esplicita, in una nota, è la coalizione presidenziale Ensemble pour la République, la coalizione presidenziale, che chiede ai propri candidati arrivati terzi nei vari collegi di abbandonare «a vantaggio dei candidati in grado di battere il Rassemblement National. Di fronte alla minaccia di una vittoria dell'estrema destra, chiediamo a tutte le forze politiche di agire con responsabilità e fare lo stesso».
L'apertura a sinistra
Le basi del dialogo "anti Le Pen" sono state gettate, a giudicare dalle parole di Luc Mélenchon, leader de La France Insoumise, che fa parte del Nouveau Front Populaire. «Ritireremo la nostra candidatura in caso di "triangolare" al secondo turno di domenica prossima. La nostra indicazione è semplice - afferma Mélenchon - neanche un seggio in più per il Rassemblement National».
«Sosterremo il candidato in grado di battere il Rassemblement National», fa eco Raphaël Glucksmann, leader della Place Publique, rivelazione della sinistra alle elezioni europee del 9 giugno. «Abbiamo sette giorni per evitare alla Francia una catastrofe».