Il suo sfidante, Dragan Primorac, candidato dei conservatori guidati dal premier Andrej Plenković, è stato ampiamente distaccato, fermo a un deludente 26 per cento
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Zoran Milanović, foto ansa
Con il 74 per cento dei voti Zoran Milanović ha trionfato al ballottaggio delle elezioni presidenziali in Croazia, assicurandosi un secondo mandato quinquennale. È quanto è emerso da dati della Commissione elettorale dopo lo scrutinio dell'80 per cento delle schede.
Il suo sfidante, Dragan Primorac, candidato dei conservatori guidati dal premier Andrej Plenković, è stato ampiamente distaccato, fermo a un deludente 26 per cento. Milanović si è potuto assicurare questa vittoria plebiscitaria grazie all'appoggio di tutti i partiti di centro e centrosinistra e la sua costante e forte critica del governo conservatore, spesso anche con offese verbali lanciate contro il premier Andrej Plenković e i suoi ministri, soprattutto per i molti scandali di corruzione e di clientelismo politico. Molti voti ha ottenuto anche dagli elettori di destra, che vedono di buon occhio le sue posizioni di stampo sovranista, critiche dell'Unione europea e della Nato.
«Finché sarò presidente io, nessun soldato croato andrà in guerra per interessi altrui», ha affermato in campagna elettorale, ricordando di aver condannato dal primo giorno l'aggressione russa all'Ucraina, ma di avere anche criticato la linea di sostegno militare all'Ucraina della Nato, senza avere una prospettiva di negoziati.