All’uninominale al Partito democratico l’80% delle candidature a Verdi e Si il 20%. A Di Maio l’8%. Letta: «Siamo diversi ma le nostre divisioni potrebbero a dare alle destre il potere di stravolgere la Costituzione»
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Un accordo a più punte e più programmi, per battersi ad armi pari contro «le destre». In uno dei sabati più caldi dell'anno Il segretario del Pd Enrico Letta sigla l’alleanza con i leader di Europa Verde, Sinistra italiana, Luigi Di Maio e Bruno Tabacci, di Impegno civico. L'esito è una alleanza elettorale, con il 20% dei collegi uninominali a disposizione del Pd assegnati a Ev-Si e con Impegno civico. Chiuso il quadro delle alleanze, avverte il numero uno dei democrat «rimbocchiamoci le maniche e andiamo in giro per il Paese a convincere gli italiani».
«Un patto per la Costituzione – così lo ha definito Enrico Letta - L'intesa con Europa verde e Sinistra italiana è per difendere la Costituzione. Siamo diversi ma sappiamo che le nostre divisioni alle elezioni potrebbero, con questa legge elettorale maggioritaria, dare alle destre il potere di stravolgere la Carta».
«Non sto parlando di un accordo di governo: la legge elettorale può portare la destra unita ad avere la maggiorana dei 2/3 del Parlamento. Io lancio questo allarme. Se non facessimo questi accordi elettorali, che sono a difesa della Costituzione, la Costituzione sarebbe a rischio, potrebbe essere riformata da soli da Salvini e Meloni» ha spiegato il leader dem presentando l'accordo e sottolineando che «si muove su un piano differente» rispetto a quello con Azione.
«Sentiamo la responsabilità che abbiamo su di noi di salvaguardare la Costituzione rispetto a una destra estrema che già ha detto di volerla cambiare in senso presidenzialista» ha dichiarato Angelo Bonelli. «Siamo davanti a una campagna elettorale difficile che dobbiamo costruire insieme contro la destra estrema»ha aggiunto Nicola Fratoianni, che ha annunciato: «Ci presenteremo agli italiani con parole chiare, ognuno con il proprio programma e la propria leadership».
Nella seconda conferenza stampa della giornata Enrico Letta siede insieme a Di Maio e Tabacci: «L’accordo – spiega il segretario del Pd - per andare insieme nella parte degli uninominali della legge elettorale. Abbiamo convenuto una relazione fra noi di 92 a 8 per cento. L'interesse di tutti noi è il successo della lista di Impegno civico. Si volta pagina. Si chiude un capitolo e da domani rimbocchiamoci le maniche».
Di Maio ha spiegato che «le coalizioni sono definite, sono chiare, da oggi si entra nel vivo, siamo assolutamente convinti di questa alleanza e questa intesa sulla base dell'agenda Draghi».
Alla fine il Pd dovrebbe presentarsi nel 58% circa dei collegi uninominali, il 24% dovrebbe essere destinato a esponenti di Azione-+Europa, il 14 a Verdi e Sinistra italiana, il 4% a Impegno civico. Carlo Calenda intanto tace e dirà la sua oggi.