Addio a Franz Beckenbauer, il leggendario calciatore tedesco è morto ieri all’età di 78 anni. «È con profonda tristezza che vi informiamo che mio marito e nostro padre Franz Beckenbauer si è addormentato serenamente ieri, domenica, circondato dalla sua famiglia. Vi chiediamo di piangere in silenzio e di astenervi dal fare domande», questa la nota diffusa dalla famiglia del campione. Da quanto si apprende era malato da tempo e nell'ultimo periodo le sue condizioni si erano aggravate.

La carriera

Soprannominato Kaiser, era considerato uno dei più grandi giocatori della storia del calcio nonché da alcuni come il miglior difensore di tutti i tempi. Occupa la quarta posizione nella speciale classifica dei migliori calciatori del XX secolo pubblicata dalla rivista World Soccer e la terza posizione nell'omonima lista pubblicata dall'Iffhs. Nel marzo del 2004, Pelé lo aveva anche inserito nella FIFA 100, la lista dei 125 migliori calciatori viventi, redatta in occasione del Centenario della Federazione. A livello individuale aveva ottenuto inoltre per due volte il Pallone d'oro, nel 1972 e nel 1976, divenendo il primo difensore ad essere insignito per due volte dell'ambito premio. Nel dicembre 2020 è inoltre stato inserito nel Dream Team del Pallone d'oro in qualità di miglior difensore centrale di tutti i tempi.

È cresciuto nel Bayern Monaco, al quale ha legato gran parte della propria carriera (dal 1964 al 1977) vincendo quattro Coppe di Germania, quattro campionati, una Coppa delle Coppe, tre Coppe dei Campioni e una Coppa Intercontinentale. Nel 1977 si trasferisce ai N.Y. Cosmos, con i quali in quattro stagioni si aggiudica tre campionati nordamericani. Dal 1980 al 1982 milita nell'Amburgo, dove vince un altro campionato prima di chiudere la carriera ancora con i N.Y. Cosmos.

Con la Germania Ovest ha partecipato a tre campionati del mondo (1966, 1970, 1974) e due campionati d'Europa (1972, 1976), vincendo da protagonista l'europeo 1972 e il mondiale 1974. Vantava inoltre una piazza d'onore ai Mondiali (1966) e una agli Europei (1976), oltre al terzo posto ai mondiali messicani del 1970; in quest'ultima occasione ha inoltre preso parte alla cosiddetta partita del secolo.

Da allenatore ha guidato la Germania Ovest, l'Olympique Marsiglia e il Bayern Monaco (in due occasioni), vincendo il campionato del mondo 1990, il campionato tedesco 1993-1994 e la Coppa Uefa 1995-1996. Assieme a Mário Zagallo e Didier Deschamps è una delle sole tre personalità del mondo del calcio riuscite a vincere il mondiale sia da giocatori sia da allenatori (e, come Deschamps, da capitano della nazionale vincente). Da commissario tecnico ha inoltre raggiunto la finale del mondiale 1986, uscendone tuttavia sconfitto dall'Argentina trascinata da Diego Armando Maradona.

Dal 2009 fino alla sua morte avvenuta ieri, è stato presidente onorario del Bayern Monaco. È stato presidente del comitato organizzatore del campionato del mondo 2006.