Lo scopo è contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti fuori dagli istituti scolastici
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«Se le telecamere sono utili come deterrente, non ci vedo niente di male e se vengono poste per allontanare certe situazioni negative, va benissimo». Così il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, ha commentato la proposta di Matteo Salvini, volta a installare videocamere all'uscita delle scuole italiane, per contrastare il fenomeno dello spaccio all'esterno degli istituti scolastici.
La proposta sta all'interno del piano “Scuole sicure”, volto a contrastare l’emergenza sociale legata allo spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole. L’ultimo episodio, legato allo spaccio, risale al 15 settembre quando davanti al Polo scolastico di Acquasanta, a l’Aquila, tre studenti sono stati arrestati dalla polizia con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di droga. Il progetto è stato avviato in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico, e parteciperanno le forze di polizia, sotto il coordinamento generale della prefettura e della questura.
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