Proseguono le indagini sui resti ritrovati nella sede della Nunziatura apostolica: «Se appartengono a lei voglio sapere perché si trovava in quel posto e chi ce l'ha portata»
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Un primo esame delle ossa trovate nella sede della Nunziatura apostolica di via Po a Roma, su cui si sta indagando, confermerebbe, secondo quanto apprende l'Ansa, che si tratterebbe di un corpo di donna. L'evidenza emergerebbe dall'esame delle ossa del bacino. Le ossa sono state rinvenute da quattro operai che la Procura di Roma ascolterà nell'ambito dell'inchiesta sul ritrovamento di reperti ossei nella Nunziatura Apostolica.
«La notizia dovrebbe riempire di gioia ma se le ossa risultassero di Emanuela è come se fosse morta oggi». Così Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, commenta la notizia del ritrovamento di alcune ossa all'interno della Nunziatura apostolica a Roma durante la registrazione della puntata di Porta a Porta. «Se questa è la verità - conclude - è importante che esca. Voglio sapere perché Emanuela si trovava in quel posto e chi ce l'ha portata».
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