La 16enne romana abusata sessualmente quando era in uno stato di incoscienza. Il ministro Salvini: «I vermi pagheranno»
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Due persone sono state fermate per l'omicidio di Desirée Mariottini, la ragazza di 16 anni trovata morta la scorsa settimana. Si tratta di due senegalesi, irregolari in Italia, Mamadou Gara di 26 anni e Brian Minteh di 43. Entrambi sono ritenuti responsabili, in concorso con altre persone in via di identificazione, di violenza sessuale di gruppo, cessione di stupefacenti e omicidio volontario.
Caccia ai complici
Intanto è caccia ai complici: gli investigatori stanno cercando almeno altre due persone che sarebbero coinvolte nella morte della ragazza. Il branco è stato identificato dopo una serie di testimonianze e rilievi effettuati nello stabile dove è stato trovato il corpo.
Drogata e violentata
La giovane è stata drogata e poi abusata sessualmente quando era in uno stato di incoscienza. Desirèe sarebbe stata non cosciente per ore a causa di un mix micidiale di droghe e poi sarebbe stata abusata più volte da più persone. A quanto ricostruito, la 16enne avrebbe assunto droga già nel pomeriggio del 18 ottobre e avrebbe perso coscienza per poi morire nella notte del 19 ottobre. In quel lasso di tempo, mentre dallo stato di incoscienza si passava alla morte, si sarebbero consumati gli abusi. A confermarlo - come riferisce l'Ansa - sono le indagini condotte dalla squadra mobile di Roma e dal commissariato San Lorenzo.
«I vermi pagheranno»
«Due immigrati clandestini fermati stanotte per lo stupro e la morte di Desirée, altri due ricercati. Grazie alle Forze dell’Ordine, farò di tutto perché i vermi colpevoli di questo orrore paghino fino in fondo, senza sconti, la loro infamia». Lo dichiara il ministro dell’Interno Matteo Salvini.