«Mi sono sentito di farlo e l'ho fatto». Lo ha detto all’Adnkronos il carabiniere che ieri dopo la sentenza del processo Cucchi, nell'aula bunker di Rebibbia a Roma, ha fatto il baciamano a Ilaria, sorella di Stefano per la cui morte sono stati condannati due militari dell'Arma. «È stato un gesto spontaneo - ha affermato - Non si è trattato affatto di esibizionismo. Il nostro ruolo è quello di farci da parte e non stare sotto i riflettori. Io e i miei colleghi conosciamo la famiglia Cucchi da tempo, lavorando qui da anni nelle aule del tribunale».

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«Non mi aspettavo tutto questo clamore», ha aggiunto il carabiniere, regolarmente in servizio oggi al tribunale di Roma. «Non voglio e non posso dire altro», chiosa.

Il gesto di ieri è stato considerato come un atto di «galanteria» nei confronti di una signora. «Finalmente dopo 10 anni è stata fatta giustizia» aveva detto il militare dell'Arma ai giornalisti che gli chiedevano le ragioni del gesto.