Un uragano chiamato Oscar sta per abbattersi sull'isola di Cuba, rischiando di colpire ulteriormente la popolazione che trascorre la seconda notte senza elettricità, a causa di un gigantesco blackout.

Cuba sta affrontando la sua peggiore crisi degli ultimi trent'anni. Per i suoi circa 10 milioni di abitanti, l'arrivo di questo uragano, insieme alla gigantesca interruzione di corrente in corso da venerdì - che fa seguito a un periodo di lunghe e frequenti interruzioni - si aggiunge alla carenza di cibo, medicine e all'inflazione galoppante.

Le autorità dell'est dell'isola «stanno già lavorando duramente per proteggere la popolazione e le risorse economiche, vista l'imminenza dell'uragano Oscar», ha assicurato il presidente Miguel Díaz-Canel in un messaggio pubblicato sabato sera sui social network.

In un altro messaggio su X, la presidenza cubana ha informato dell'inizio dei progressi nel ripristino del sistema elettrico. «Il 16% dei consumatori dispone già di elettricità e vengono generati circa 500 megawatt. Il sistema continuerà ad aumentare il suo carico nelle prossime ore», ha affermato. Per fare un confronto, il Paese aveva consumato 3.300 megawatt giovedì, il giorno prima del blackout elettrico totale legato alla chiusura della principale centrale termica dell'isola, situata a Matanzas (ovest).

Il sistema elettrico nazionale (Sen) di Cuba è collassato la prima volta alle 11:07 (ora locale) di venerdì e le autorità hanno ammesso successivamente lo stato di «copertura energetica nazionale zero» a causa dell'uscita della centrale termica Antonio Guiteras, la più importante del Paese.

Dopo questo primo collasso un nuovo blackout totale ha colpito l'isola alle 6 del mattino di ieri, secondo quanto dichiarano le autorità. «Alle 06:15 odierne si è verificato un nuovo blackout totale del sistema elettroenergetico nazionale, stiamo lavorando per ripristinare l'energia», si legge in un breve comunicato dell'Unione Elettrica di Cuba.

Le autorità del governo avevano annunciato che il ripristino era stato già avviato nella giornata di ieri avvertendo tuttavia che avrebbe richiesto giorni e sarebbe stato «graduale».