Sono stati tutti rinviati a giudizio i 59 imputati al processo per il crollo del ponte Morandi, tra i quali spicca l'ex amministratore delegato di Autostrade Giovanni Castellucci. Il gup Paola Faggioni, al termine dell'udienza preliminare durata oltre cinque ore, ha accolto le richieste della procura che aveva chiesto per i 59 imputati. Il processo si aprirà il 7 luglio.

Nel corso della mattinata, la giudice aveva accolto le richieste di patteggiamento di Aspi e Spea e respinto una serie di eccezioni presentate dalla difesa. Per il crollo del ponte, avvenuto il 14 agosto 2018, ci furono 43 vittime. Le due società pagheranno circa 30 milioni uscendo dal processo. La procura aveva dato parere favorevole.

«Il ponte Morandi era una bomba a orologeria. Si sentiva il tic tac ma non si sapeva quando sarebbe esploso». Così il pubblico ministero Walter Cotugno, il magistrato che ha coordinato le indagini, durante una delle ultime udienze preliminari. Il magistrato, insieme al collega Massimo Terrile ha illustrato i motivi per cui ha chiesto il rinvio a giudizio dei 59 imputati, oltre alle due società Aspi e Spea.