Un minuto di silenzio ha avvolto Stresa oggi a mezzogiorno, esattamente sette giorni dopo la tragedia del Mottarone. La città ha ricordato quanto accaduto domenica scorsa, quando 14 persone hanno perso la vita per il distacco della cabina della funivia a pochi metri dalla stazione di arrivo al Mottarone, tra le quali anche Serena Cosentino, la giovane 27enne di Diamante.

«Stresa - dice il sindaco Marcella Severino - non ha promosso altre iniziative perché la nostra vicinanza ai familiari delle vittime l'abbiamo dimostrata e continueremo a farlo. Il nostro silenzio è la cosa migliore nel rispetto di chi soffre e di chi ha perso la vita».

Un silenzio che è calato sulle città della sponda piemontese del Lago Maggiore e sulla montagna percorsa dalla funivia sino a 1490 metri di altitudine. Tutto si è fermato. Compresi molti turisti che camminavano sul lungolago dove ancora molti alberghi sono chiusi per la pandemia. Qualcuno è anche salito verso la vetta del Mottarone per una breve commemorazione sul luogo della disgrazia. Da una settimana le bandiere del municipio di Stresa sono a mezz'asta e da allora anche sul sito del Comune lo stemma di Stresa è avvolto da un nastro nero. La cittadina del Lago Maggiore ha aderito all'invito della Regione Piemonte senza però mettere in campo altre iniziative per ricordare quanto avvenuto alle 12,02 di domenica 23 maggio.