È quanto ha dichiarato il diplomatico russo Vladimir Chizhov inviato presso l'Ue. Intanto Mosca annuncia la fine delle manovre militari in Crimea
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Primi segnali di distensione nella crisi tra Russia e Ucraina. Mosca ha annunciato il ritorno di unità militari dopo manovre in Crimea. «Unità del distretto militare meridionale, conclusa la partecipazione a esercitazioni tattiche nella penisola di Crimea, si spostano verso i loro punti di stanza permanenti», ha annunciato il ministero della Difesa russo.
Da parte sua, l'inviato russo presso l'Ue, Vladimir Chizhov, ha assicurato «che non ci sarà alcun attacco all'Ucraina questo mercoledì. Né ci sarà un'escalation nella prossima settimana, né nella settimana successiva, né nel prossimo mese». «Le guerre in Europa raramente iniziano di mercoledì», ha affermato in dichiarazioni pubblicate da Die Welt. «Quando si fanno accuse, in particolare accuse molto gravi contro la Russia, si ha anche la responsabilità di produrre prove - ha aggiunto, con un riferimento all'allerta Usa sull'Ucraina - Al contrario, è calunnia». Quindi, ha proseguito, «dove sono le prove?».
E ha aggiunto: «Quando i nostri partner ascolteranno le nostre legittime preoccupazioni non tarderà un processo di distensione. Sarebbe nell'interesse di tutti gli europei, da Lisbona a Vladivostok e di tutti gli altri Paesi del mondo».
Intanto per oggi è previsto un colloquio tra il Segretario di Stato Usa Antony Blinken e i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Gb, Jean-Yves Le Drian, Annalena Baerbock e Elizabeth Truss per «coordinare ulteriormente l'attuazione delle massicce conseguenze e dei gravi costi da imporre se la Russia invade l'Ucraina». A quanto fa sapere una nota del portavoce Ned Price, «tutte le parti hanno espresso un sostegno risoluto alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina e l'impegno per un forte coordinamento transatlantico per contrastare le minacce della Russia contro l'Ucraina e la sicurezza europea».