Italia al voto il 25 settembre, prima riunione delle nuove Camere il prossimo 13 ottobre. Dopo le dimissioni di Mario Draghi, il presidente della Repubblica Mattarella ha sciolto il Senato della Repubblica e la Camera dei Deputati.

Uno scioglimento inevitabile secondo il capo dello Stato che, ricordando le difficoltà del momento attuale, ha invitato i partiti a collaborare nell'interesse dell'Italia.

«Il Governo - premette Mattarella - incontra limitazioni nella sua attività, ma ha gli strumenti per operare in questi mesi prima che arrivi il nuovo esecutivo. Non sono possibili pause - sottolinea - nel momento che stiamo attraversando, i costi dell'energia hanno conseguenze per famiglie ed imprese, vanno affrontate le difficoltà economiche, ci sono molti adempimenti da chiudere nell'interesse dell'Italia».

Sul solco delle parole di Mattarella, Draghi ha invitato a rimettersi al lavoro sottolineando l'importanza di andare «avanti con la stessa determinazione» fino all'insediamento del nuovo esecutivo in modo da favorirlo. Un periodo lungo, al quale si aggiungeranno altre settimane per la formazione del nuovo governo e che permetterà quindi al premier Mario Draghi - naturalmente in carica per gli affari correnti - di continuare a guidare il Paese per circa altri quattro mesi.  

«Voglio ringraziare prima di tutto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la fiducia accordatami e per la saggezza con cui ha gestito questa fase di crisi. Voglio poi ringraziare voi tutti, per la dedizione, la generosità, il pragmatismo che avete dimostrato in questi mesi. Dobbiamo essere molto orgogliosi del lavoro che abbiamo svolto, nel solco del mandato del Presidente della Repubblica, al servizio di tutti i cittadini». Queste le parole di Draghi nel corso del Consiglio dei ministri in cui è stata confermata la data delle elezioni.

«Dobbiamo portare avanti l’implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - ha detto Draghi - , anche per favorire il lavoro del Governo che ci succederà. Porterò con me un ricordo molto bello di queste riunioni, degli scambi che ho avuto individualmente con voi. Ci sarà ancora tempo per i saluti. Ora rimettiamoci al lavoro».