All’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari il leader politico passa la palla al presidente Mattarella
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La crisi di governo italiana vive un’altra giornata calda sotto il solleone. Il vicepremier e capo politico del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, parla ai suoi durante l'assemblea congiunta dei gruppi parlamentari a Montecitorio e fa il punto sulla situazione: «Ho visto che alcuni stanno già facendo proposte a mezzo stampa su aperture ad altre forze politiche - avrebbe detto ai suoi Luigi Di Maio -. Secondo me è profondamente sbagliato. Noi dobbiamo affidarci al Presidente della Repubblica e al percorso istituzionale che vorrà delineare».
Il vicepremier dunque si affida alla saggezza di Mattarella in questa delicata fase che sta vivendo il governo italiano che a parer suo è da imputare al suo ex alleato Matteo Salvini: «Non si sa cosa sia successo tra un mojito e l'altro. Hanno aperto una crisi in spiaggia - afferma Di Maio -, noi la stiamo portando in Parlamento perché è il luogo democratico dove dibattere».
«La Lega ha ancora depositata la mozione di sfiducia al Governo e Salvini ha aumentato il livello di attacco nei nostri confronti, ha bisogno di parlare di noi per fare notizia» e aggiunge: «È disperato».
«Spero che nella Lega - continua il vicepremier parlando all’assemblea - si apra un dibattito sul disastro che ha compiuto in pochi giorni e in totale autonomia Salvini».
Il capo politico pentastellato ha un pensiero anche per il premier Giuseppe Conte: «Quello che vi chiedo di condividere oggi è prima di tutto la piena fiducia nel discorso che farà Giuseppe Conte - dice Di Maio ai suoi -. Giuseppe non merita di essere trattato come me in questi giorni. E neanche di essere accusato di trame segrete. È un uomo di una rettitudine che non ho mai visto in nessuno».
Infine, il ministro e vicepremier ha confermato che «il taglio dei parlamentari deve essere un obiettivo di legislatura. Ma non dobbiamo fermarci, dobbiamo puntare a tagliare anche gli stipendi, c’è una nostra proposta».
Il M5S dice no a Renzi e Boschi
Sulle voci che darebbero quasi per concluso un accordo con il Pd, e in particolare con Renzi, Lotti e Boschi Luigi Di Maio seccamente smentisce: «Un governo Renzi, Lotti e Boschi è frutto solo delle bufale della Lega e nemmeno gli rispondiamo. Lanciano bufale per nascondere la coltellata data al Paese».
Anche Riccardo Fraccaro, ministro per i Rapporti con il Parlamento, su facebook smentisce i rumors che percorrono i palazzi romani: «Voglio dirlo chiaramente: noi non faremo accordi con Renzi e Boschi, è la bufala dell'estate - scrive - che la Lega sta diffondendo dopo aver fatto cadere il Governo. Il nostro obiettivo è tagliare 345 parlamentari, chi il 20 agosto voterà contro il presidente Conte lo farà solo per impedire la riforma. Questa è la verità».
Sempre via social anche un altro ministro pentastellato, Alfonso Bonafede, dice la sua sulla questione: «C'è una forza politica in Italia che ha sempre mantenuto la sua coerenza e ferma la bussola sull'interesse dei cittadini, non delle banche né dei comitati d'affare. Il M5s - spiega il ministro della Giustizia - non si siederà mai al tavolo con Renzi e/o Boschi. La questione non è personale: il Paese ha ancora bisogno di un cambiamento che è totalmente incompatibile con certi nomi. È un momento delicato per il Paese. Ora basta con le bufale, siamo seri per piacere. Grazie», conclude.