Sospese, per almeno un mese, le consegne di Astrazeneca e Johnson & Johnson. Il provvedimento riguarda tutte le regioni. All’origine della scelta, uno scarso utilizzo di questi vaccini. Le scorte non mancano anzi paradossalmente diversi territori hanno in più occasione chiesto la parziale restituzione dei sieri alla struttura commissariale. Come accaduto in Emilia-Romagna pronta a restituire più di 100mila dosi inutilizzate di AstraZeneca. Caso limite il Lazio che ha confermato di non avere più bisogno di forniture di quel vaccino.

Stop temporaneo

Sull’argomento è intervenuta la struttura commissariale del generale Figliuolo. Si è chiarito che chi riterrà opportuno potrà chiedere nuove dosi AstraZeneca o J&J. I dati, tuttavia, non sembrano andare in questa direzione. Nei primi dieci giorni di luglio sono state somministrate circa 5,4 milioni dosi in Italia.

Pfizer - riferisce Repubblica - ha coperto quasi da solo questo totale, con 3,9 milioni di dosi inoculate (1,2 milioni contando solo le prime dosi). Contestualmente sono state utilizzate 33mila fialette di Johnson & Johnson (monodose) e 7.273 di AstraZeneca, usato soprattutto per i richiami agli over 60. Ormai, tuttavia, la copertura vaccinale delle fasce più avanti con l’età ha raggiunto cifre positive pertanto la necessità di prodotti a vettore virale viene via via a scemare.